Acquedotto Pugliese ha terminato i lavori di ristrutturazione e potenziamento del depuratore di Bari Ovest, aumentando di quasi il 50% la capacità di trattamento degli impianti che è stata incrementata da 241.000 a 360.000 abitanti equivalenti.
I lavori di ristrutturazione – per complessivi 35 milioni di euro, cofinanziati dalla Regione Puglia e dall’AIP (Autorità Idrica Pugliese) – garantiscono elevati rendimenti grazie all’adozione di tecnologie e schemi funzionali di economia circolare.
Più in particolare è stato possibile contenere i costi energetici e di manutenzione, attraverso sistemi automatizzati, con recupero energetico del biogas prodotto dalla digestione dei fanghi (9.000 Nmc/d), reimpiegato in maniera circolare sotto forma di energia termica (28.000 kWh/d) ed elettrica (15.000 kWh/d).
L’intervento ha riguardato le tre stazioni di trattamento relative alla linea acque, fanghi e trattamento dell’aria esausta di processo, con l’esecuzione realizzata contestualmente all’esercizio dell’impianto, assicurando in ogni fase di lavoro i trattamenti di depurazione, senza soluzione di continuità, per l’intera durata dei lavori.
È stata inoltre incrementata la flessibilità di esercizio, prevedendo trattamenti alternativi, capaci di assicurare la massima efficienza anche in caso di fermi pianificati per manutenzione ordinaria o straordinaria.
Particolare attenzione è stata posta infine alla minimizzazione della produzione di rifiuti, ottenuta attraverso la realizzazione di un essiccatore termico capace di assicurare una disidratazione del fango fino ad oltre il 90% di percentuale di secco.
In parallelo sono stati ottimizzati gli ingombri planimetrici e del profilo idraulico dei manufatti, contenendo l’uso del suolo e così come l’accessibilità delle opere, con particolare riguardo alle condizioni di sicurezza degli addetti grazie alla concentrazione dei quadri di commando e controllo in un medesimo luogo.
“Con questa nuova realizzazione la città di Bari si dota di un’impiantistica di assoluta eccellenza – ha commentato il presidente di AQP, Simeone di Cagno Abbrescia -, destinata ad incidere profondamente sull’efficienza del servizio fornito ai cittadini, in un’area urbana così importante e fondamentale come quella del capoluogo regionale e di alcuni comuni vicini. Un’opera fondamentale per la qualità della vita dei cittadini, di cui occorre dare merito alla sensibilità della Giunta Regionale, alla capacità di pianificazione del cda di Acquedotto Pugliese e all’abilità progettuale dei nostri tecnici”.
Acquedotto Pugliese gestisce reti idriche per 20 mila chilometri, al servizio di oltre 4 milioni di cittadini. Nel servizio idrico è la più grande azienda pubblica del Sud.