Condividi

Acqua, Roma a secco 8 ore al giorno

È questo il disagio che dovrebbe scattare per 1,5 milioni di romani a partire da venerdì 28 luglio, giorno in cui partirà la sospensione delle captazioni dal lago di Bracciano.

Acqua, Roma a secco 8 ore al giorno

Turni di 8 ore senza acqua ogni giorno per circa un milione e mezzo di romani. Il piano di Acea per fronteggiare la crisi idrica, una volta che saranno sospesi i prelievi dal lago di Bracciano ordinato dalla Regione Lazio, non è ancora pronto, ma è questa l’ipotesi che circola nella multi-utility.

Lo stop dell’acqua potrebbe concretizzarsi la notte o la mattina per turni in ogni quartiere o municipio. Acea spiega che non è ancora stabilito da quale punto della città si comincerà, né precisamente la durata dello stop, che potrebbe iniziare dopo il 28 luglio, giorno in cui partirà la sospensione delle captazioni dal lago di Bracciano.

“Purtroppo è una tragedia – dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Il livello del lago di Bracciano si è abbassato con il rischio di catastrofe ambientale fino a questo evento. Abbiamo tempo 7 giorni per trovare tutte le possibilità al fine di limitare al massimo il disagio per i cittadini, ma è sbagliato chiudere gli occhi. Il problema c’è ed è grave. Acea preleva dal lago di Bracciano solo l’8% di tutto il fabbisogno e quindi immagino una quantità non importante dell’acqua. Per ridurre al massimo i disagi, Acea ha stabilito degli orari di eventuale blocco. Sui dati che ha fornito però dovete chiedere a loro. Basta andare con una fotocamera a Bracciano per capire che sta accadendo l’inimmaginabile. Far uscire l’acqua dai rubinetti è un diritto ma dobbiamo fare i conti con un problema enorme che è la siccità. Mi piacerebbe invitare qui Donald Trump per fargli capire cosa significa non rispettare gli accordi sul clima”.

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, assicura che “sarà fatto tutto il possibile per assicurare l’acqua ai cittadini, agli ospedali, ai vigili del fuoco, alle attività commerciali. Mi auguro che Regione e Acea trovino quanto prima una soluzione condivisa. Va fatto quanto necessario per aiutare e tutelare oltre un milione di romani”.

Commenta