Il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena celebra i suoi primi trent’anni e nel corso di una cerimonia a Palazzo Ducale di Modena affronta il problema delle prospettive di tutela ed evoluzione del sistema dei prodotti DOP e IGP sottolineando la necessità di creare networking e alleanze significative e di fornire sistemi di governance adeguati alla complessità di questo ecosistema. Con questo obiettivo è stata preannunciata la nascita di un Consorzio di secondo livello tra le due realtà della IGP e della DOP attraverso il quale i due enti opereranno insieme per il bene dei prodotti e del territorio.
Il Governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, è intervenuto ribadendo come la presenza e l’azione del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena abbiano dato un contributo essenziale per la grande crescita della notorietà internazionale del territorio modenese e di tutta la regione: “Siamo la Regione con più marchi DOP e IGP in Europa: un primato che vogliamo consolidare, restando al fianco delle aziende che con competenza e passione continuano a investire nella qualità e nell’eccellenza dei loro prodotti. L’esperienza del Consorzio è doppiamente felice: in questi trent’anni ha saputo esaltare un prodotto unico al mondo e ha dimostrato come mettersi insieme e lavorare fianco a fianco sia la strada vincente per competere sui mercati internazionali”.
Costituitosi nel 1993 con appena 12 produttori oggi cresciuti esponenzialmente fino a 49 soci, il Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena da sempre percorre la strada della tutela e della promozione, nonché della valorizzazione di questo prodotto di eccellenza del Made in Italy, a cui si può certamente ascrivere il merito di aver accresciuto non soltanto il benessere economico del territorio ma anche quello sociale, creando posti di lavoro e facendo del suo tessuto produttivo, ovvero le acetaie, addirittura un driver turistico.
Primo ambasciatore del Made in Italy per l’export e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane
“Oggi celebriamo un successo che nessuno trent’anni fa avrebbe mai immaginato – sottolinea il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli – e che si è tradotto in un valore importante per il nostro territorio e per la notorietà internazionale di Modena come simbolo dell’eccellenza agroalimentare. Sono dunque orgogliosa e fiera di poter condividere questo momento con chi ha creduto da sempre nelle potenzialità del Consorzio e dell’Aceto Balsamico di Modena e che, con la loro professionalità e passione, hanno contribuito allo sviluppo di tutto il settore”. Sulla stessa linea il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli: “L’Aceto Balsamico di Modena è un elemento identitario del nostro territorio, parte della storia non solo gastronomica della città (pensiamo allo sviluppo della tradizione che si deve agli Este). Le sue stesse vendite in Italia e nel mondo sono una promozione della nostra città, Modena, di cui porta il nome. In questo senso il trentennale del Consorzio segna una scadenza importante ed il consolidarsi della sua tutela. Uno dei punti fondamentali della rinascita turistica della nostra città e di tutto il territorio provinciale è del resto legato all’enogastronomia modenese”.
Il successo del prodotto a livello internazionale, primo in Europa tra i prodotti DOP e IGP per i numeri dell’export – è stato osservato – ha fatto sì che divenisse un prodotto particolarmente imitato; tra i casi più emblematici di emergenza di natura legale che il Consorzio si è trovato ad affrontare negli ultimi anni sono quelli che coinvolgono Slovenia e Cipro.
Nel 2021 superati i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo
Nel 2021 il comparto ha raggiunto il suo record storico, con una produzione certificata che ha superato i 100 milioni di litri e oltre un miliardo di euro al consumo; cifre che nel 2022 si sono attestate su – 5% per le ripercussioni congiunturali globali. Il 92% della produzione di Aceto Balsamico di Modena viene esportata: oggi il prodotto è commercializzato in 130 differenti Paesi. Al mondo dell’Aceto Balsamico di Modena appartengono 95 cantine, 47 concentratori, 79 acetaie e 174 confezionatori. Gli addetti al settore sono oltre 1.000. Queste cifre collocano il prodotto come il primo ambasciatore del Made in Italy per l’export e nella top five delle specialità alimentari DOP e IGP italiane, al fianco di Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP.