Acea ha chiuso il 2019 con un fatturato netto consolidato pari a 3,186 miliardi, in crescita di 158 milioni (+5%) rispetto al 2018, soprattutto per l’aumento dei ricavi del servizio idrico integrato (+221 milioni). L’ebitda è salito del 12%, a 1,042 miliardi, più delle attese, mentre l’ebit è aumentato dell’8%, a 518 milioni. Il risultato netto del gruppo ha raggiunto quota 284 milioni (+5% rispetto al 2018). Gli investimenti si sono spinti fino a 793 milioni (+26% rispetto al 2018) e l’indebitamento finanziario netto è salito a 3,063 miliardi (2,568 miliardi al 31 dicembre 2018).
Il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,78 euro per azione (+10%), che sarà messo in pagamento a partire dal 24 giugno, con stacco della cedola il 22 giugno.
Quanto alla nuova guidance, per il 2020 Acea si aspetta un aumento dell’Ebitda tra il 6% e l’8% rispetto al 2019, in linea con il piano industriale 2019-2022, investimenti sostanzialmente in linea con l’anno scorso e un indebitamento finanziario netto tra 3,45 miliardi e 3,55 miliardi a fine 2020.
“Abbiamo registrato risultati consolidati positivi e in ulteriore crescita rispetto ai 12 mesi precedenti, superando anche la migliore guidance comunicata al mercato – ha commentato l’amministratore delegato di Acea, Stefano Donnarumma – La performance raggiunta nel 2019 si inserisce in un percorso di crescita costante registrato negli ultimi tre anni. Non è un caso, dunque, che il gruppo Acea sia riuscito ad anticipare di oltre un anno i target del Piano Industriale: grazie a questo abbrivio si dovrà quindi proseguire sulla rotta tracciata dal piano industriale 2019-2022, garantendo risultati ancora crescenti”.
Quanto ai dividendi, “penso assolutamente che come era nelle previsioni di piano, 0,75 euro di dividendo minimo era il punto di partenza – ha detto ancora l’ad – abbiamo potuto fare meglio perché la struttura di risultati ce lo consente e siamo convinti che potremmo riuscire a fare meglio se non ci saranno eventi che non possiamo prevedere”.
Donnarumma ha poi sottolineato che il percorso di M&A di Acea “continuerà in due direzioni: nel fotovoltaico spingendo anche nel primario, e poi ci sono i dossier di interesse nel mondo di trattamento rifiuti”. In particolare, il manager ha confermato l’interesse per Unieco holding ambiente, società di gestione dei rifiuti: “Siamo sicuramente interessati al deal, accompagnati con A2a, vedremo gli sviluppi nelle prossime settimane; è un deal di un certo interesse per noi”.
Infine, per quanto riguarda l’epidemia del coronavirus, “è evidente che è un fenomeno che nessuno di noi non si poteva aspettare – ha concluso Donnarumma – Dire che non crea criticità è impensabile, anche noi ci stiamo organizzando con un protocollo di prevenzione e ora il 50% dell’azienda lavora in smartworking, e con le tecnologie di cui disponiamo oggi non ci sono problemi, certo nel lungo termine qualche rallentamento ci può essere. Ad oggi con il nostro business non prevediamo un impatto sulla nostra azienda”.