“Organizzare l’informazione del mondo”: questa è la missione di Google, secondo i suoi fondatori. Google non rischia l’obsolescenza dei suoi ‘prodotti’, perché è organizzata intorno a un’idea, più che a un servizio specifico. E nel perseguimento di questa idea già da qualche anno ha proposto – e alle proposte sono seguiti i fatti – di digitalizzare tutti i libri del mondo così da renderli disponibili a chiunque attraverso i motori di ricerca. Tutti i libri? Non proprio. Per non disturbare i copyright la digitalizzazione con accesso gratuito è limitata ai libri non più protetti. Ieri sera Google e la British Library hanno comunicato l’avvio di un progetto (durerà tre anni) per digitalizzare 250mila libri dell’immensa collezione. Saranno disponibili nei siti www.bl.uk e books.google.co.uk. Le opere sono state scritte fra il 1700 e il 1870, e spaziano dai disegni dell’inventore spagnolo Narciso Monturiol su un sottomarino motorizzato (“A Scheme for Underwater Seafaring: the Ichthyneus or Fish-Boat”) alla storia (1775) di un ippopotamo imbalsamato posseduto dal principe di Orange. Il costo dell’iniziativa sarà sostenuto da Google, che ha avviato iniziative simili con università e biblioteche in America (Stanford e Harvard Universities) come in Olanda, Austria e Italia.
http://www.bangkokpost.com/breakingnews/243155/british-library-google-put-thousands-of-books-online
http://www.guardian.co.uk/books/2011/jun/20/british-library-google-digitisation-hippos