L’ACCORDO CON LA GRECIA NON ENTUSIASMA LE BORSE. BENE I BTP E LE BANCHE, BRILLANO I TITOLI DEL LUSSO
L’accordo con la Grecia, salvo colpi di scena, sembra fatto, anche se se tratta di una pace imposta più che concordata. L’intesa sul nucleare iraniano potrebbe essere siglato entro sera. I mercati finanziari registrano con soddisfazione moderata le due novità.
I listini europei chiudono in terreno positivo: a Milano, la piazza meno euforica, l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell’1% a quota 23.167. Ha fatto meglio Parigi +1,98%, quasi a festeggiare il ruolo di François Hollande nei momenti più delicati della trattativa. Francoforte sale dell’1,5%. Madrid +1,8%. Ad Atene le banche e la Borsa resteranno chiuse ancora per tutta la settiana: la Bce non ha accolto la richiesta di aumentare di 2 miliardi i fondi Ela agli istituti di credito.
Nel pomeriggio lo spread tra Btp/Bund, sceso in inizio seduta a 112 punti, si è assestato a 126.Il decennale rende il 2,11%. Successo quasi pieno (7,34 miliardi su un’offerta massima di 7,5miliardi) per le aste dei Btp a 3, 5, 7 e 10 anni con tassi in lieve discesa. In grande evidenza Ferragamo +4,10%, migliore blue chip di giornata sull’onda del giudizio del Crédit Suisse. Sale anche Tod’s +3,2% sull’onda del calo delle preoccupazioni sulla Cina Bene Yoox +2,8%.
Da sottolineare la performance di Telecom Italia +1,3%: continua con Netflix la serie degli accordi con le società media. Bene Fca +1,7% sull’onda delle anticipazioni sul file di quotazione Ferrari che potrebbe sbarcare anche a Milano. Protagoniste della giornata anche le banche guidate da Bpm +2,9% e Banco Popolare +2,5%. Fa eccezione Monte Paschi, di nuovo in calo dell’1,45%. Tra i petroliferi rimbalza Saipem +2,6%. Il calo del greggio fa bene a Saras +2,9%. In ribasso di mezzo punto percentale solo Stm e Prysman.