La Pasticceria Giovanni Cova & C, icona dolciaria milanese da 90 anni a questa parte, sposa quest’anno il mondo dell’opera lirica, che ha avuto nella Scala il suo palcoscenico mondiale, e in Casa Ricordi il suo motore propulsore storico. Per Natale il celebre Panettone di Lusso Milano “per valorizzare ciò che ha reso e rende l’Italia inimitabile” renderà omaggio all’universo femminile delle eroine della grande tradizione della musica lirica italiana.
Attraverso una attenta opera di raccolta di documenti musicali e iconografici conservati nell’Archivio Storico Ricordi, la confezione di una linea di panettoni “Le Donne dell’Opera”, farà rivivere le protagoniste del melodramma italiano attraverso i bozzetti originari con le fogge e i colori dei costumi creati dalle più esclusive firme sartoriali del teatro operistico.
Tante figure femminili diverse fra loro, rimaste attraverso il tempo nella memoria collettiva del pubblico, che le seppe apprezzare e che ne conosce ancora oggi le arie indimenticabili. Così per la prima volta tutti possono ammirare queste creazioni esclusive disegnate dai maestri della costumistica teatrale di fine Ottocento fino agli anni Venti del Novecento: da Adolf Hohenstein per Tosca e Iris ad Attilio Comelli per Aida, da Giuseppe Palanti per Conchita, a Caramba per Salomé, a Umberto Brunelleschi per Turandot.
Ruoli che hanno continuato a manifestare il loro eterno fascino sul pubblico degli appassionati dell’opera lirica.
D’altronde molti compositori per primi rimasero affascinati dalle storie di queste donne decidendo di musicarle, come accadde a Giacomo Puccini che fu colpito dall’interpretazione della famosa attrice Sarah Bernhardt nel ruolo di Tosca, dramma di Victorien Sardou e che ha incentrato la maggior parte dei suoi capolavori proprio sulla figura femminile.
Dal canto suo Giuseppe Verdi portò al successo la figura di Aida, giovane schiava etiope innamorata di Radames, facendola interpretare da una delle più note cantanti del tempo Teresa Stolz, con una delle prime opere della sua carriera aveva già reso omaggio alla figura ivisionaria e combattiva di Giovanna D’Arco. Furono invece l’Oriente e le vicende della fragile fanciulla Iris a colpire la musicalità di Pietro Mascagni, così come aveva colpito quella di Puccini con la tragica figura di Cio-Cio-San.