Colpo di accelerazione sull’Opa Atlantia-Gemina (Adr). Secondo quanto risulta a Firstonline l’Opa è in arrivo in tempi brevi, forse già a marzo e dovrebbe trattarsi di un’offerta in parte cash e in parte carta. L’offerta pubblica in contanti permetterebbe ai soci di minoranza che vogliono uscire, tra cui Unipol, Toti e Generali, di monetizzare l’investimento. Per gli altri azionisti che hanno interessi sia in Gemina sia in Atlantia, con i Benetton che tramite Edizione sono gli azionisti di riferimento di entrambe le holding, si procederà invece a un’operazione carta contro carta.
Il colpo di accelerazione è stato dato dal via libera al nuovo contratto di programma Adr che renderà finanziabile il piano di investimenti da 2,5 miliardi: l’integrazione di Adr con Atlantia permetterà infatti di realizzare al meglio il piano decennale di investimenti studiato per rilanciare lo scalo di Fiumicino. E ieri in tarda serata è arrivata la conferma dell’avvio dei colloqui: Atlantia in una nota ha comunicato di aver avviato ieri i contatti con la società Gemina “finalizzati alla verifica dei presupposti per un’eventuale operazione di integrazione societaria tra le due holding”. Così come Gemina ha confermato di essere al lavoro per accertare “la sussistenza dei presupporti industriali, finanziari, economici e giuridici per un’eventuale operazione di integrazione”.
Gli advisor verranno scelti a breve, probabilmente entro fine settimana e già nel cda di febbraio la fusione potrebbe essere deliberata. Certo il mercato già si interroga sul prezzo: dopo il balzo di martedì dell’8%, il titolo Gemina ha ieri ritracciato dell’1,01% a 1,18 euro. Per gli analisti il prezzo per l’Opa potrebbe aggirarsi tra 1,2 – 1,3 euro per azione ma la valutazione si lega anche ad altre considerazioni tecniche come il valore del Rab (Return of the regulated asset base) che per alcuni è di massimo 1,8 miliardi (a 1,2 euro per azione la valutazione del Rab già arriva a 1,7 miliardi) e su cui è difficile spuntare un premio alla luce anche delle tensioni con Alitalia. Ieri Adr ha comunicato di aver limitato alcuni servizi ad Alitalia perché la compagnia “nonostante le numerose sollecitazioni di ADR, risulta essere ancora economicamente inadempiente. Pronta la replica secca dell’ad di Alitalia Andrea Ragnetti: “Le tariffe sono elevatissime a fronte di servizio inadeguato con un degrado assolutamente ingiustificabile” e i ritardi nei pagamenti sono di entità “ridottissima”.