Compleanno a tre cifre per la Walt Disney Company. Compie 100 anni l’azienda che ha plasmato il mondo dell’animazione creando personaggi come Topolino, Paperino, Cenerentola, Biancaneve e tantissimi altri. La Compagnia è stata, infatti, fondata il 16 ottobre 1923 da Walt Disney e suo fratello Roy.
Il primo nome della compagnia fu The Disney Brothers Studio per diventare, successivamente The Walt Disney Studio nel 1926, Walt Disney Productions nel 1929; solo dal 1986 assunse il nome attuale The Walt Disney Company.
Non solo cartoni animati. Negli anni la Compagnia ha allargato il suo business creando un impero che va dal cinema ai parchi a tema all’intrattenimento in generale. Disney ha rivoluzionato la cultura americana diventando la prima azienda a unificare la televisione, i cartoni animati, i documentari, i parchi a tema, i libri e il merchandising sotto un singolo marchio. Attraverso la creazione di nuovi personaggi, Disney ha introdotto l’uso sincronizzato dell’animazione e del suono, e successivamente ha innovato con adattamenti live-action dei suoi famosi cartoni animati.
Ripercorriamo la sua storia.
I primi passi
La storia della Walt Disney Company inizia molto prima della sua fondazione ufficiale nel 1923. Walt Disney, nato il 5 dicembre 1901, coltivò il suo amore per il disegno fin da giovane. Nel 1920, insieme a Ub Iwerks, costruì la sua prima azienda d’animazione, chiamata “Laugh-O-Gram Studio,” a Kansas City, Missouri. Tuttavia, questa prima avventura si rivelò un fallimento finanziario.
Nonostante le difficoltà iniziali, Walt non si arrese. Nel 1923, si trasferì a Hollywood, in California, e lì, insieme a suo fratello Roy, fondò la Disney Brothers Cartoon Studio.
La nascita di Topolino e il successo globale
Il 18 novembre 1928, il mondo vide per la prima volta il personaggio che avrebbe segnato la storia dell’animazione: Mickey Mouse. Il cortometraggio Steamboat Willie presentava Mickey come un giovane topo intraprendente, e la sua personalità travolgente lo rese un personaggio amato in tutto il mondo.
L’immensa popolarità di Mickey Mouse portò al successo globale della Walt Disney Company. Walt Disney divenne noto come un pioniere dell’animazione, introducendo nuove tecnologie e tecniche che avrebbero ridefinito il mondo del cinema.
Nascono i film Disney
Negli anni trenta e quaranta iniziò a produrre lungometraggi animati. Nel 1937, la Walt Disney Company lanciò il primo lungometraggio animato della storia, Biancaneve e i Sette Nani. Il film fu un successo straordinario e segnò l’inizio di una nuova era dell’animazione. Walt Disney dimostrò che il cinema d’animazione poteva essere non solo affascinante per i bambini, ma anche coinvolgente per gli adulti.
Gli anni successivi furono segnati da altri capolavori come Pinocchio (1940), Fantasia (1940), Dumbo (1941) e Cenerentola (1950).
Il 2 aprile 1940, l’azienda lanciò la sua prima emissione di azioni sulla Borsa di New York.
I parchi a tema e la diversificazione del business
Negli anni cinquanta i fratelli Disney decisero di ampliare il loro business. Fu fondata una filiale, indipendente dalla Walt Disney Enterprises, per gestire i prodotti non cinematografici, Walt Disney Publications. Negli anni cinquanta Walt Disney ebbe un’idea innovativa: creare un parco a tema che fosse un luogo di divertimento per le famiglie. L’idea si trasformò nel Disneyland Park, che aprì nel 1955 a Anaheim, in California. Disneyland divenne subito un successo, e aprì la strada per l’apertura di parchi Disney in tutto il mondo, tra cui Disney World in Florida, Tokyo Disneyland, Disneyland Paris, Hong Kong Disneyland e Shanghai Disney Resort.
Nel 1951, venne creata un’altra filiale musicale, la controllata Wonderland Music Company mentre nel 1952 è stata creata la WED Enterprises (oggi chiamata Walt Disney Imagineering), dedicata alla progettazione di parchi a tema.
La morte di Walt Disney e gli anni successivi
Il 15 dicembre 1966, Walt Disney morì di cancro ai polmoni e il fratello maggiore Roy O. Disney prese in mano la compagnia. Nel 1967, le azioni Disney divennero pubbliche alla Borsa di New York. Nello stesso anno uscirono gli ultimi due film supervisionati da Walt Disney: Il libro della giungla e Il più felice dei miliardari.
Nel 1971 viene inaugurato il Walt Disney World Resort a Orlando, Florida, con un costo di circa 400 milioni di dollari. Nello stesso anno scompare Roy Disney e Card Walker ha assunto la leadership dell’azienda. A fine anni settanta viene fondata la filiale in Giappone.
Negli anni ottanta venne creato il primo canale televisivo Disney (Disney Channel) e il primo spettacolo di pattinaggio su ghiaccio con i personaggi Disney, Disney on Ice. Viene lanciato Tron (1982), primo film nella storia a usare immagini generate da un software informatico.
Nel 1983, l’azienda si è riorganizzata, creando divisioni specializzate per varie produzioni, tra cui Walt Disney Pictures e Disney Channel. Nel 1984 crea la Touchstone Pictures, per la creazione di film per un pubblico più adulto mentre tre anni più tardi viene aperto il primo Disney Store.
Il rinascimento Disney
Nel 1991 le azioni Disney debuttano al Dow Jones. Viene aperto il 12 aprile 1992 Euro Disneyland a Parigi, il primo parco tematico in Europa.
Gli anni novanta vengono chiamati “l’era del rinascimento Disney” a causa dei successi raggiunti sia nel campo cinematografico con film come La bella e la bestia, Aladdin, Il re leone, Pocahontas, Hercules e Mulan che nel campo televisivo con serie come DuckTales – Avventure di paperi, Cip & Ciop agenti speciali, Darkwing Duck, e Gargoyles – Il risveglio degli eroi.
Accordi, novità e collaborazioni percorrono tutto il decennio. Nel 1994 nasce la Disney Interactive, specializzata nel mercato dei videogiochi mentre due anno dopo viene fondata la società per la gestione delle crociere, la Disney Cruise Line. Nel 1995 entra nel settore dell’intrattenimento sportivo, acquistando l’80% di ESPN.
Nel 1997 Disney firma un accordo con la Pixar per produrre insieme cinque film di animazione in grafica computerizzata. La compagnia compra anche il 5% delle azioni Pixar.
Le grandi acquisizioni e nuovi successi
Dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, l’industria turistica subì una grave crisi, e Disney cercò di affrontare la situazione diversificando e espandendo la sua rete. Acquistò Fox Family Worldwide, che fu successivamente rinominata ABC Family, per 5,3 miliardi di dollari.
Comincia il periodo delle grandi acquisizioni: compra i diritti del catalogo di Bear nella grande casa blu e dei Muppets per 68 milioni di dollari, creando la Muppets Holding Company. Il 24 gennaio 2006 rileva la Pixar per circa 7,4 miliardi di dollari, metà delle quali in azioni: dopo aver collaborato in passato per Toy Story e Alla ricerca di Nemo, arriveranno altri film di animazione di successo come Inside Out, Wall-E, Cars e Ratatouille.
Altra importante acquisizione è quella della Marvel Entertainment il 31 agosto 2009 per 4 miliardi di dollari. Nascono una serie di film di supereroi basati sui personaggi dei fumetti Marvel Comics e prodotti dai Marvel Studios che abbattono i record d’incassi. Gli oltre 30 film prodotti ottengono un incasso di oltre 29,6 miliardi di dollari in tutto il mondo rendendolo il franchise più redditizio nella storia del cinema.
Nel 2012 è il turno della Lucasfilm e delle sue sussidiarie acquisite per 4,05 miliardi di dollari ottenendo tutto il catalogo dei film della saga di Star Wars.
Ultima grande acquisizione è quella avvenuta a dicembre 2017 con l’acquisto di diverse divisioni della 21st Century Fox per 52,4 miliardi di dollari. Walt Disney si assicura così gli studi cinematografici (20th Century Fox, Fox Searchlight Pictures e Fox 2000) e televisivi (20th Century Fox Television, FX Productions e Fox21), Fx Networks, National Geographic Partners, Fox Sports Regional Networks, Fox Networks Group International, dell’indiana Star TV e le quote di Fox in Endemol Shine Group, Hulu, Sky e Tata Sky.
Dal 2019 è attiva anche nello streaming attraverso la piattaforma Disney+.
La Walt Disney Company è una delle più grandi e influenti aziende di intrattenimento del mondo, venendo anche inserita nella lista Fortune 500 per 69 anni consecutivi. Il suo ultimo fatturato è stato di oltre 83 miliardi di dollari.