La base musicale inconfondibile, il video finto-horror con gli zombie, il balletto imitato ancora oggi. Ci sono tanti motivi per ricordare “Thriller”, canzone-simbolo del re del pop, Michael Jackson. Dal punto di vista economico, però, il brano va ricordato più che altro per l’album che lo conteneva (stesso titolo: “Thriller”), entrato nel mito come il disco che ha venduto più copie nella storia della musica. Quell’album – data di uscita negli Usa: 30 novembre 1982 – compie oggi 37 anni.
In realtà, “Thriller” ha avuto un successo tale che non c’è accordo sul conto finale dei dischi venduti. Alcune fonti – compreso il Guinness dei Primati –affermano che sul pianeta, ad oggi, circolano oltre 110 milioni copie di “Thriller” (quasi il doppio dell’intera popolazione italiana), ma altri considerano questa stima largamente sopravvalutata.
Secondo la Recording Industry Association of America, ad esempio, “Thriller” non avrebbe superato quota 33 milioni e perciò sarebbe stato battuto dall’album degli Eagles “The Greatest Hits 1971-1975”, pubblicato nel 1976, arrivato a 38 milioni di copie.
La sproporzione fra le cifre lascia intendere che la querelle non si risolverà mai, ma forse non è così importante.
Al di là delle vendite, infatti, “Thriller” detiene anche un altro record: fu il primo album della storia a piazzare tutti i singoli estratti (7 su 9 brani) nella Top 10 della Billboard Hot 100, la principale classifica musicale dell’industria discografica statunitense. Oltre alla canzone che dà il titolo al disco, “Thriller” contiene anche “Billie Jean” e “Beat It”, altri due brani che hanno segnato la memoria collettiva globale in fatto di musica pop.