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ACCADDE OGGI – Strage di Monaco: 50 anni fa si concludeva l’attentato più clamoroso del Novecento

Wikimedia Commons

Oggi, 50 anni fa, terminava nel sangue il massacro di Monaco, uno degli attacchi terroristici più clamorosi e noti del secolo scorso. La notte del 5 settembre 1972, poco prima che nel capoluogo bavarese iniziasse l’undicesima giornata delle Olimpiadi estive, un commando dell’organizzazione palestinese Settembre Nero irruppe negli alloggi del villaggio olimpico destinati alla squadra israeliana. Due atleti cercarono di opporre resistenza e furono uccisi subito, altri nove furono presi in ostaggio. La mattina del 6 settembre, una volta fallite le trattative per la liberazione, la polizia della Germania Ovest tentò un blitz all’aeroporto di Fustenfeldbruck, ma l’esito fu disastroso. Nello scontro a fuoco morirono tutti gli atleti sequestrati, cinque guerriglieri palestinesi e un poliziotto tedesco.

Gli obiettivi di Settembre Nero

Stando a quanto riferito da Abu Dawud, leader di Settembre Nero, l’obiettivo dell’operazione era catturare vivi gli atleti israeliani e usarli in seguito per uno scambio di prigionieri: in particolare, i guerriglieri chiedevano la liberazione di 233 detenuti palestinesi, di un terrorista giapponese e di due tedeschi, Andreas Baader e Ulrike Meinhof, tra i fondatori del Rote Armee Fraktion (“Frazione dell’Armata Rossa”).

Le falle nella sicurezza

Quella sera buona parte della delegazione israeliana si era recata in città per assistere alla commedia musicale “Il violinista sul tetto” di Joseph Stein (alcune foto ritraggono gli atleti sorridenti dietro le quinte con gli attori durante l’intervallo). Quanto alla sicurezza nel villaggio olimpico, era tenuta volutamente bassa per marcare una netta discontinuità rispetto al ricordo della Germania hitleriana. Del resto, le Olimpiadi dovevano servire proprio a risollevare l’immagine del Paese. Il risultato fu invece una débâcle collettiva del Governo di Berlino, dei servizi segreti tedeschi, del Comitato Olimpico internazionale, del Land Baviera e delle forze di sicurezza.

Il risarcimento alle famiglie

Pochi giorni fa il Governo tedesco ha riconosciuto un risarcimento ai parenti degli atleti israeliani uccisi: in tutto 28 milioni di euro, di cui 22,5 a carico dello Stato federale, 5 del Land Baviera e 500 mila euro dalla città di Monaco. Steffen Hebestreit, portavoce del Governo di Berlino, ha ammesso anche le responsabilità politiche del Paese, che si dimostrò incapace di prevenire, sventare e gestire l’attacco.

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