X

ACCADDE OGGI – Settimana Enigmistica, 88 anni fa le prime parole crociate

WikiPedia

Alzi la mano chi, soprattutto d’estate sotto l’ombrellone, o in viaggio, non ha speso interi pomeriggio a frullarsi il cervello con parole crociate, cruciverba, rebus e quiz di ogni tipo e di ogni livello di difficoltà: oggi possiamo dire che questa abitudine è nata esattamente 88 anni fa. Era infatti il 23 gennaio del 1932 quando è stato pubblicato il primissimo, storico numero de La Settimana Enigmistica, periodico che da allora viene edito ininterrottamente e che ha già superato i 4.500 numeri (proprio oggi, tra l’altro, esce in edicola il numero 4583). Il “passatempo più sano ed economico degli italiani”, come si definisce la stessa Settimana Enigmistica sul proprio sito Internet, dal 2 gennaio 2014 esce regolarmente il giovedì (prima il giorno era il sabato). Sempre nel 2014 è arrivata un’altra novità, al passo con i tempi: pur salvaguardando la mitica e ancora fortunatissima edizione cartacea, il periodico è anche scaricabile in formato digitale, solo su tablet iOS/Android.

La sede storica, così come leggibile sul numero 1, era ubicata in via Enrico Noë 43 a Milano. Oggi invece direzione e redazione hanno sede sempre nel capoluogo lombardo ma presso il palazzo Vittoria in piazza Cinque Giornate 10. La rivista “che vanta innumerevoli tentativi d’imitazione!” venne fondata da un ingegnere sardo di nobili origini, il cavaliere del lavoro, grande ufficiale, dottor, ingegner Giorgio Sisini, già conte di Sant’Andrea, e figlio del fondatore del Rotary club di Sassari. Dopo la sua morte la direzione venne assunta da Raoul de Giusti e successivamente da Francesco Baggi Sisini. Il primo numero, ancora con la testata in nero, fu pubblicato in 16 pagine al costo di 50 centesimi di lire: sulla copertina era disegnata l’immagine dell’attrice messicana Lupe Vélez tratta dalla rivista austriaca Das Rätsel, ottenuta sagomando le caselle nere del cruciverba.

La cadenza settimanale de La Settimana Enigmistica ha avuto due sole interruzioni: i numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono dopo circa due mesi a causa degli eventi bellici, ed in entrambe le occasioni la rivista si scusò coi lettori. Da allora la rivista ha vantato fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti, tra cui lo stesso fondatore, che creò enigmi per i lettori sino agli ultimi giorni di vita, oltre a Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. Può essere considerato, probabilmente, il capostipite dei giornali di enigmistica italiana, almeno per quanto riguarda la diffusione di quest’arte presso il grande pubblico. La stessa dicitura “Parole crociate” è un marchio registrato dalla rivista.

Related Post
Categories: News