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ACCADDE OGGI – Nel 1918 i 14 Punti di Wilson per la pace

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L’8 gennaio del 1918, esattamente 104 anni fa, il presidente degli Stati Uniti, Woodrow Wilson, presentò davanti al Congresso americano un programma di pace in quattordici punti. L’obiettivo era indicare i principi ispiratori del nuovo ordine internazionale da costruire dopo la Prima guerra mondiale, che si sarebbe conclusa l’11 novembre di quello stesso anno con l’Armistizio di Compiègne.

Nei Quattordici punti – oltre a chiedere l’abolizione della polizia segreta, il ripristino della libertà di navigazione, l’abbassamento delle barriere doganali e la riduzione degli armamenti – Wilson formulò anche una serie di proposte concrete per ridisegnare l’Europa: piena reintegrazione del Belgio, della Serbia e della Romania; evacuazione dei territori russi occupati dai tedeschi, restituzione dell’Alsazia-Lorena alla Francia; possibilità di “sviluppo autonomo” per i popoli soggetti all’impero austroungarico e a quello turco e rettifica dei confini italiani in base alle nazionalità.

Infine, all’ultimo punto il Presidente americano propose di istituire la Società delle Nazioni – progenitrice dell’Onu – per assicurare il rispetto della convivenza pacifica fra i Paesi. L’organismo internazionale fu poi effettivamente costituito (giugno 1919), ma non riuscì in alcun modo a ostacolare la deriva che, vent’anni dopo, avrebbe portato allo scoppio del secondo conflitto mondiale.   

L’ideologia alla base dei Quattordici punti era stata illustrata da Wilson già nell’aprile del 1917, al momento dell’entrata in guerra degli Stati Uniti. In quell’occasione, il numero uno della Casa Bianca spiegò che gli Usa non avrebbero combattuto in vista di rivendicazioni territoriali, ma per ristabilire la libertà dei mari dei mari violata dai tedeschi, difendere i diritti delle nazioni e instaurare un nuovo ordine mondiale basato sulla pace e “sull’accordo fra i popoli liberi”.

Lo scopo era accentuare il carattere ideologico della guerra, presentandola come una crociata della democrazia contro l’autoritarismo e rispondendo così alla sfida lanciata dalla Russia rivoluzionaria di Lenin.

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Categories: Politica