Sono cinque anni oggi: era il 31 gennaio del 2015 quando Sergio Mattarella veniva eletto 12 esimo presidente della Repubblica italiana. Il politico nato nel 1941 a Palermo e storico esponente della Democrazia cristiana e più in generale dell’area popolare, prese le redini dello Stato in un momento tra l’altro particolarmente delicato: nominato sotto il governo di Matteo Renzi, che ne promosse la candidatura, ne ha poi raccolto le dimissioni dopo il referendum del dicembre 2016 ed ha allora conferito l’incarico ad altri due presidenti del Consiglio, prima Paolo Gentiloni e poi per due volte a Giuseppe Conte, gestendo soprattutto nella primavera del 2018 la turbolenta formazione del governo gialloverde, quando l’azione di Mattarella risultò decisiva per garantire gli equilibri istituzionali e democratici ed evitare passi falsi dell’Italia fuori dell’euro.
Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica al quarto scrutinio parlamentare con 665 voti, poco meno dei due terzi dell’assemblea elettiva: ha giurato il successivo 3 febbraio ed è così diventato il primo Capo dello Stato siciliano. Oltre che politico, il fratello minore di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia nel 1980, è stato anche docente universitario e avvocato. Dal 1983 al 2008 è stato deputato, prima per la Democrazia cristiana (di cui fu vicesegretario) e poi per il Partito Popolare Italiano, La Margherita ed il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di ministro per i rapporti con il Parlamento (1987-1989), di ministro della pubblica istruzione (1989-1990), di vicepresidente del Consiglio (1998-1999), di ministro della Difesa (1999-2001) e infine di giudice costituzionale (2011-2015).
L’attuale presidente della Repubblica, al quale restano due anni di mandato, è anche noto per aver dato il nome ad una legge elettorale, il Mattarellum: recependo l’esito del referendum del 1993, fu relatore di un nuovo sistema che prevedeva una preponderante componente maggioritaria, sia pure mitigata dall’attribuzione, con il sistema proporzionale, del 25% dei seggi. Il Mattarellum fu impiegato per le elezioni politiche del 1994 (andò al governo Berlusconi), del 1996 (Prodi) e del 2001 (di nuovo Berlusconi). Convinto europeista, Mattarella nel suo intenso mandato ha anche nominato la senatrice a vita Liliana Segre, e il giudice della Corte costituzionale, Francesco Viganò.