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ACCADDE OGGI – L’Indice dei libri proibiti viene abolito nel 1966

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Sono passati solo 54 anni da quando la Chiesa Cattolica ha deciso di abolire l’Indice dei libri proibiti.

Creato nel 1559 da papa Paolo IV, l’Index librorum prohibitorum era l’elenco delle pubblicazioni messe al bando in quanto considerate eretiche. Nel corso dei secoli fu aggiornato più di 40 volte, finché la Congregazione per la dottrina della fede – la vecchia Santa Inquisizione – decise di sopprimerlo il 4 febbraio del 1966.

Il decreto con cui l’Inquisizione romana promulgò il primo indice prescriveva, pena la scomunica, “che nessuno osi ancora scrivere, pubblicare, stampare o far stampare, vendere, comprare, dare in prestito, in dono o con qualsiasi altro pretesto, ricevere, tenere con sé, conservare o far conservare qualsiasi dei libri scritti e elencati in questo Indice del Sant’Uffizio”.

Tra i primi libri proibiti c’erano il Talmud, tutte le opere di Niccolò Machiavelli, il Decamerone di Giovanni Boccaccio e il De Monarchia di Dante Alighieri. Comparivano nell’Indice anche 45 edizioni della Bibbia, oltre a tutte le Bibbie nelle lingue volgari.

Nelle edizioni più recenti, l’elenco comprendeva moltissimi autori centrali nella storia della filosofia, della scienza e della letteratura europea. Ecco un breve elenco a titolo di esempio.

Stranieri:

  • Bacone
  • Balzac
  • Bergson
  • Cartesio
  • Defoe
  • Dumas (padre e figlio)
  • Flaubert
  • Hugo
  • Hume
  • Kant
  • Locke
  • Montesquieu
  • Pascal
  • Rousseau
  • Sartre
  • Spinoza
  • Stendhal
  • Voltaire
  • Zola

Italiani:

  • Alfieri
  • Bruno
  • Croce
  • D’Annunzio
  • Foscolo
  • Galilei
  • Guicciardini
  • Leopardi
  • Moravia
  • Machiavelli
  • Savonarola
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Categories: Cultura