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ACCADDE OGGI – Il “Grande Smog” si abbatte su Londra nel 1952

Bbc

Mentre a Madrid va in scena il Cop25 – vertice internazionale sui cambiamenti climatici per cercare di rendere operativi gli Accordi di Parigi – cade oggi il 67esimo anniversario di una catastrofe ambientale che ha segnato la storia d’Europa. Era il 5 dicembre 1952 quando Londra fu colpita dal “Grande Smog”, una coltre di fumo denso e maleodorante che avvolse la capitale inglese per quattro giorni.

Le cause vanno ricercate in un brusco aumento del livello d’inquinamento verificatosi nei giorni precedenti, che coincise con alcune particolari condizioni meteorologiche. Il risultato fu che uno strato d’aria fredda e stagnante rimase intrappolato sotto uno strato d’aria più calda, causando la totale assenza di ventilazione e ricambio d’aria.

La situazione fu aggravata dal freddo di quei giorni, che costrinse i londinesi a incrementare l’utilizzo delle stufe. Il combustibile più utilizzato era un carbone di bassa qualità, ad alto contenuto di zolfo. A questo fumo si aggiunse l’inquinamento derivante dagli scarichi dei veicoli e quello prodotto dalle ciminiere industriali.

La nebbia era così fitta che rese impossibile la circolazione delle automobili. Si fermarono i trasporti pubblici e gli aeroplani. Le autorità chiesero di tenere i bambini in casa, non solo per minimizzare la loro esposizione ai fumi tossici, ma anche perché il rischio di perderli per strada era altissimo. Perfino i bovini allo Smithfield Market morirono di asfissia.

Le prime stime parlarono di 4mila vittime, ma ricerche più recenti hanno portato a triplicare questo numero: il bilancio è salito fino a 12mila morti, cui si aggiunsero anche 100mila malati in condizioni gravi.

Il “Grande Smog” è passato alla storia come il peggior evento d’inquinamento atmosferico mai conosciuto dalla Gran Bretagna. La catastrofe ebbe un notevole impatto sulla comunità scientifica e sull’opinione pubblica, portando in primo piano la questione ambientale.

Nonostante le resistenze iniziali del governo, allora presieduto da Winston Churchill, negli anni successivi fu messa a punto una legge per ridurre le emissioni, il “Clean Air Act”, che fu promulgato dal Parlamento e approvato dalla Regina il 5 luglio del 1956.

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