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Accadde Oggi – 6 giugno 1944: 80 anni dal D-Day, lo sbarco degli Alleati in Normandia che cambiò il destino dell’Europa

80 anni fa, lo sbarco in Normandia segnava l’inizio della liberazione dell’Europa dal nazismo. Commemorazioni per ricordare il sacrificio dei soldati e riflettere sulla pace, con un monito all’unità di fronte ai conflitti odierni come quello in Ucraina

Accadde Oggi – 6 giugno 1944: 80 anni dal D-Day, lo sbarco degli Alleati in Normandia che cambiò il destino dell’Europa

Ottant’anni fa, il destino della Seconda Guerra Mondiale, e con esso quello di tutti noi europei, subì una svolta decisiva. Il 6 giugno 1944, le forze alleate avviarono un’operazione anfibia senza precedenti sulle coste della Normandia, segnando l’inizio della liberazione dell’Europa occidentale dal dominio nazista. Quel giorno divenne noto come D-Day. Quest’anno, le celebrazioni non solo rendono omaggio al sacrificio di chi ha partecipato a questa impresa titanica, ma invitano anche a riflettere sulla pace nel contesto attuale dei conflitti, come quello in Ucraina.

La guerra fino a quel momento

Nel 1944, la Germania nazista dominava gran parte dell’Europa. L’Unione Sovietica aveva già subito enormi perdite sul fronte orientale, mentre gli Stati Uniti e il Regno Unito erano determinati a aprire un secondo fronte in Europa per alleggerire la pressione sugli alleati orientali e accelerare la sconfitta del nazismo.

Dopo anni di conflitto devastante, le forze alleate – composte principalmente da truppe statunitensi, britanniche e canadesi – decisero che era il momento di lanciare un’invasione massiccia per liberare il continente europeo. L’Operazione Overlord, il nome in codice per l’invasione della Normandia, era la più grande operazione anfibia mai tentata nella storia.

La pianificazione del D-Day fu meticolosa e complessa. Il generale Dwight D. Eisenhower, comandante supremo delle forze alleate, orchestrò un assalto che coinvolgeva oltre 156.000 soldati, supportati da 5.000 navi e 11.000 aerei. Il successo dell’operazione dipendeva dalla sorpresa e dalla precisione, fattori che furono curati nei minimi dettagli nonostante le sfide logistiche e meteorologiche. L’obiettivo era sfondare le difese tedesche sulla costa della Normandia e aprire un nuovo fronte in Europa occidentale.

6 giugno 1944: il D-Day

Solo una piena vittoria è degna di noi. Buona fortuna a tutti, e che la benedizione dell’Onnipotente scenda su di noi in questa grande e nobile impresa” furono le parole con cui Eisenhower annunciò e benedì l’inizio dell’Operazione Overlord.

All’alba del 6 giugno del 1944, le truppe alleate sbarcarono su cinque spiagge della Normandia: Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword. Le difese tedesche erano imponenti, con fortificazioni, campi minati e artiglieria pesante. Le prime ore dello sbarco furono caratterizzate da intensi combattimenti e pesanti perdite, in particolare sulla spiaggia di Omaha, dove le truppe americane incontrarono una feroce resistenza.

Nonostante le difficoltà iniziali – con migliaia di soldati uccisi o feriti – le forze alleate riuscirono a stabilire una testa di ponte in Normandia e a sbarcare nella Francia occupata. Era l’inizio della campagna che portò alla liberazione di Parigi e alla sconfitta della Germania nazista nel maggio 1945. Il D-Day segna quindi il punto di svolta cruciale nella guerra.

80 anni dal D-Day: le commemorazioni per non dimenticare

Le commemorazioni di quest’anno vedranno la partecipazione di leader mondiali, tra cui il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e rappresentanti della famiglia reale britannica. Biden a Parigi vedrà Macron e Zelensky, sottolineando l’unità internazionale di fronte alle sfide contemporanee. Il conflitto in Ucraina sarà uno dei temi centrali delle commemorazioni, un monito a non dimenticare le atrocità della guerra e a lavorare per un mondo più pacifico. L’Italia sarà rappresentata dal Presidente Sergio Mattarella.

Re Carlo III, al suo primo evento pubblico dopo la diagnosi di cancro, ha reso omaggio alle truppe a Portsmouth, Inghilterra meridionale, da cui salpò la più grande flotta di tutti i tempi diretta verso le spiagge francesi: “Siamo tutti eternamente in debito con loro”.

Assente (per ovvie ragioni) sarà il presidente russo Vladimir Putin, escluso dalle celebrazioni a causa dell’invasione dell’Ucraina. Saranno comunque presenti alcuni rappresentanti russi per riconoscere il sacrificio del Paese durante la guerra. L’Unione Sovietica perse oltre 25 milioni di vite durante la “Grande Guerra Patriottica”, una memoria che il Cremlino celebra annualmente con una parata militare sulla Piazza Rossa di Mosca

Gli eventi si svolgeranno in vari siti storici della Normandia, comprese le spiagge dello sbarco e il cimitero americano di Suresnes, con cerimonie, deposizioni di corone, spettacoli pirotecnici e lanci di paracadute.

L’importanza della memoria

Oltre alle cerimonie ufficiali, sono in programma numerosi eventi aperti al pubblico, come rievocazioni storiche, mostre e concerti. Vari gli eventi nella giornata, come la cerimonia di Vierville-sur-Mer, che offre ai visitatori la possibilità di vedere l’equipaggiamento usato dai soldati e fare un giro su veicoli blindati della Seconda Guerra Mondiale, permettono di vivere in modo tangibile la storia. Tra i momenti più toccanti ci sarà il lancio di paracadutisti da aerei d’epoca, proprio come avvenne 80 anni fa.

Uno degli obiettivi principali di questi eventi è il passaggio della memoria alle nuove generazioni. Più di 60 veterani della Seconda Guerra Mondiale sono decollati da Dallas verso la Francia per celebrare l’anniversario. Il gruppo, di età compresa tra 96 e 107 anni, parteciperà a varie cerimonie e eventi commemorativi in Normandia. Con il numero di veterani in vita che diminuisce rapidamente (meno di 100 mila), ricordare e onorare il loro sacrificio diventa sempre più cruciale.

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