In un mondo sempre più segnato dalla tensione internazionale e dal timore di una guerra nucleare, il 30 agosto 1963 entrava ufficialmente in funzione la “Linea Rossa”, un canale di comunicazione diretto tra i leader degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, creato per prevenire il rischio di un conflitto nucleare accidentale durante la Guerra Fredda.
Sebbene spesso immaginata come un vero telefono, la “Linea Rossa” si è evoluta nel tempo con il progresso tecnologico, passando dai telescriventi, dispositivi elettromeccanici per trasmettere messaggi di testo, ai fax nel 1988, fino a un complesso sistema informatico nel 2008.
La linea collegava direttamente la Casa Bianca al Cremlino e ben presto divenne uno dei simboli dell’epoca, citato in numerosi romanzi e film, tra cui quelli di James Bond.
Perché fu creata la Linea Rossa
L’idea di creare la “Linea Rossa” tra Stati Uniti e Unione Sovietica nacque dopo la crisi dei missili di Cuba nell’ottobre 1962, quando il mondo si trovò sull’orlo di una guerra nucleare. La lentezza delle comunicazioni diplomatiche tradizionali, che richiedevano ore per essere trasmesse, rese evidente la necessità di un canale di comunicazione diretto e rapido per evitare malintesi potenzialmente disastrosi. Durante la crisi di Cuba, infatti, gli Stati Uniti impiegarono quasi dodici ore per ricevere e decodificare un messaggio cruciale da Mosca, un ritardo pericoloso che dimostrò l’urgenza di migliorare le comunicazioni. Fu allora che i leader delle due nazioni, il presidente statunitense John F. Kennedy e il premier sovietico Nikita Khrushchev, riconobbero la necessità di un canale più rapido e sicuro per comunicare in situazioni di emergenza.
Nel giugno 1963, le due superpotenze firmarono l’accordo per costruire la Linea Rossa, un sistema di comunicazione che utilizzava cavi sottomarini nell’Oceano Atlantico e nell’Artico, con stazioni intermedie a Londra, Copenaghen, Stoccolma e Helsinki. Questo sistema era progettato per ridurre al minimo i rischi di intercettazione e garantire che i messaggi potessero essere scambiati in tempo reale, evitando le lunghe attese tipiche della diplomazia tradizionale. La linea originale, sviluppata dalla Harris Corporation, collegava due telescriventi, con messaggi trasmessi in inglese dagli Stati Uniti e in russo dall’Unione Sovietica, che venivano poi criptati e inviati.
I primi messaggi di prova includevano estratti dalle opere di Shakespeare e Twain da parte degli Stati Uniti, mentre l’Unione Sovietica inviò testi di Anton Čechov. Il collegamento principale fu interrotto accidentalmente più volte, ad esempio da un bulldozer vicino a Copenaghen e da un contadino in Finlandia. Per questo motivo nel paese scandinavo sono stati installati cartelli per segnalarne il passaggio.
Linea Rossa: il funzionamento e lo scopo
Usa e Urss optarono per la comunicazione scritta anziché telefonica per un motivo preciso: la parola scritta, più riflessiva, riduceva il rischio di equivoci e incomprensioni rispetto alla comunicazione verbale, che poteva facilmente generare fraintendimenti. Questa scelta potrebbe essere stata influenzata dai noti scatti d’ira del leader sovietico Nikita Krusciov, come quando nel 1960, all’Onu, sbatté una scarpa sul tavolo durante un acceso dibattito. Così, mentre la scarpa di Krusciov divenne un emblema del Novecento, la “Linea Rossa” divenne un simbolo della necessità di evitare un’escalation militare non voluta e di promuovere un dialogo più controllato e sicuro tra le due superpotenze.
La ‘hotline’ era riservata esclusivamente alle emergenze e non poteva essere utilizzata per comunicazioni di routine.
La Linea Rossa durante la Guerra Fredda
Il primo utilizzo ufficiale della “Linea Rossa” da parte degli Stati Uniti avvenne il 22 novembre 1963, in seguito all’assassinio di John F. Kennedy. L’Unione Sovietica, invece, la utilizzò per la prima volta il 5 giugno 1967, durante lo scoppio della Guerra dei Sei Giorni tra Egitto e Israele. In entrambe le occasioni, le superpotenze si scambiarono informazioni sui movimenti militari per evitare provocazioni o malintesi.
Nel settembre 1971, Mosca e Washington decisero di aggiornare il sistema con tecnologie più moderne e stabilirono che la linea doveva essere utilizzata immediatamente in caso di uso accidentale, non autorizzato o inspiegabile di un’arma nucleare. La linea telegrafica principale venne integrata con due linee di comunicazione satellitari, utilizzando i satelliti Intelsat degli Stati Uniti e Molniya dell’Unione Sovietica, in un aggiornamento che durò dal 1971 al 1978.
La “Linea Rossa” fu impiegata anche durante eventi critici come la guerra indo-pakistana del 1971, la guerra del Kippur del 1973, l’invasione turca di Cipro nel 1974, l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979, e più volte durante l’amministrazione Reagan per discutere eventi in Libano e in Polonia.
Nel maggio 1983, il presidente Ronald Reagan propose di aggiornare la linea con l’aggiunta di un fax ad alta velocità, una proposta accettata dal Cremlino nel luglio 1984. I terminali fax divennero operativi nel 1986, e i circuiti di telescrivente furono sostituiti quando i sovietici trasferirono il collegamento ai nuovi satelliti geostazionari di classe Gorizont.
La Linea Rossa oggi
Nel 2007, la “Linea Rossa” fu potenziata con una rete di computer che collegava Mosca e Washington, diventando operativa il 1º gennaio 2008. Questo aggiornamento includeva due collegamenti satellitari e un nuovo cavo in fibra ottica, che ha permesso trasmissioni quasi istantanee grazie alla velocità della luce.
Il 31 ottobre 2016, la linea fu utilizzata per rafforzare l’avvertimento del settembre dello stesso anno da parte di Barack Obama, in cui gli Stati Uniti dichiararono che avrebbero considerato qualsiasi interferenza nelle elezioni come una questione grave.
La “Linea Rossa” è ancora operativa e è stata utilizzata una volta durante la guerra in Ucraina, attivata all’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev. Secondo un alto funzionario statunitense, Washington ha usato questo canale per cercare una “descalation”.