Se c’è una data che più di altre ha contrassegnato la Seconda Guerra Mondiale, questa è sicuramente il 23 agosto. Più di un episodio, di cui alcuni molto rilevanti, del conflitto mondiale è avvenuto proprio in quel giorno, negli anni tra il 1939 e il 1944. Il primo fu probabilmente anche il più importante: il 23 agosto del 1939 infatti, all’inizio della guerra, Germania e Unione sovietica firmano il famoso Patto Molotov-Ribbentrop, ovvero il Trattato di non aggressione fra il Reich e l’Urss, comunemente noto come Patto Hitler-Stalin. L’accordo di non aggressione (inizialmente pensato di durata decennale) fu stipulato a Mosca e impegnava i contraenti a non appoggiare potenze terze in azioni offensive e a non entrare in coalizioni rivolte contro uno di essi.
Il Patto ebbe anche importanti effetti geopolitici, visto che in base ad un Protocollo segreto definì le rispettive sfere di influenza dei due Paesi: in questo modo l’URSS si assicurò l’annessione della Polonia orientale, i Paesi Baltici e la Bessarabia, mentre la Germania si vide riconosciute le pretese sulla parte occidentale della Polonia. Come è noto, l’accordo non resistette però 10 anni, e nemmeno per due: fu infatti sconfessato nel giugno del 1941 dalla Germania, che diede il via all’Operazione Barbarossa, invadendo l’Unione sovietica. L’assalto però non andò come nei piani di Hitler, e la sanguinosa sconfitta sancì il declino del Reich e aprì la strada negli anni successivi all’imminente sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale.
Una delle batoste più tragiche per la coalizione che insieme alla Germania vedeva in campo, nell’Operazione Barbarossa, anche l’Italia fascista, fu la battaglia di Stalingrado. Lo scontro iniziò il 17 luglio 1942, ma anche in questo caso torna la data del 23 agosto: nel pomeriggio di quel giorno la Luftwaffe, l’aviazione tedesca, eseguì il primo massiccio e devastante bombardamento a tappeto sulla città russa, colpendo duramente la popolazione civile. La Germania prese così provvisoriamente il sopravvento, ma alla lunga fu sconfitta in una guerra che provocò decine di migliaia di vittime.
Due anni prima, il 23 agosto del 1940, i tedeschi iniziarono ufficialmente il bombardamento di Londra: l’attacco aereo fu uno dei più importanti dell’intero conflitto, ma ancora una volta finì con un flop di Hitler. La Germania nazista fallì nei suoi piani non riuscendo né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa. Hitler rinunciò così a invadere l’Inghilterra e la resa, prima ancora della sanguinosa sconfitta in Urss, fu considerata la prima significativa battuta d’arresto delle ambizioni tedesche.
Il 23 agosto va ricordato anche per altri due eventi, seppur di minore risonanza, sul finire della guerra: in quel giorno, nel 1944, fu liberata la città francese di Marsiglia e il governo rumeno filo-nazista di Antonescu viene rovesciato. La Romania passa dunque con gli Alleati: un altro duro colpo per Hitler, a cui il 23 agosto di certo non portò bene.