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Accadde Oggi – 13 dicembre 1989: nasce Taylor Swift. Con il suo tour dei record scarta un regalo da 2 miliardi di dollari

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Taylor Swift, la regina del pop americano, oggi compie 35 anni. Nata il 13 dicembre 1989 a Reading, in Pennsylvania, debutta come artista country nel 2006 con il suo primo album omonimo: Taylor Swift. Ma la svolta arriva nel 2008 con Fearless, che la consacra a livello internazionale grazie a successi come Love Story e You Belong with Me. Nel 2014, con l’album 1989, si sposta nel genere pop, regalando al pubblico hit come Shake It Off e Blank Space. Da allora, non ha mai smesso di evolvere, muovendosi fra i generi musicali e collezionando primati e riconoscimenti.

Oggi, con un patrimonio netto di 1,6 miliardi di dollari, Taylor Swift è la cantante femminile più ricca al mondo. È l’unica artista ad aver piazzato contemporaneamente 10 album nella Billboard 200. Il suo Eras Tour, terminato pochi giorni fa, è stato il tour più redditizio della storia, con incassi record di oltre 2 miliardi di dollari e un impatto economico di oltre 5 miliardi sul Pil degli Stati Uniti. Ma cosa rende Taylor Swift così unica? Non è certo la prima popstar americana con una buona voce e un marketing team impeccabile. Quindi la domanda è: che cosa c’è in lei che la rende così irresistibile?

Taylor Swift, una storyteller senza precedenti

Claudio Giunta, uno dei più importanti studiosi di Dante in Italia, nonché un dichiarato swiftie – è così che si chiamano i fan di Swift – ha scritto recentemente nel suo blog: “La verità è che Taylor Swift ha qualcosa che gli altri geni del pop non hanno, o non in questa misura: ha un talento sovraumano nella scrittura delle canzoni”. Oltre alla sua incredibile capacità di raccontare storie, Swift si distingue per la sua capacità di creare canzoni che, pur nascendo da esperienze personali e intime, risuonano profondamente in chiunque le ascolti. La sua scrittura riesce a fondere il particolare e l’universale.

Come sottolineato da Stephanie Burt, che tiene ad Harvard un corso sulla cantautrice americana: “Taylor è diventata un’icona per la sua capacità di essere sia inspirational che relatable, creando canzoni che i suoi fan possono vedere come un riflesso di sé stessi, ma anche come una versione ideale di chi vorrebbero essere.

Taylor Swift, negli inni generazionali la chiave del suo successo?

Ancora Giunta scrive come molte delle canzoni di Swift non parlano di un “io” o di un “tu”, ma di un “noi”, creando dei veri e propri inni generazionali. Taylor riesce a costruire un collettivo che celebra non tanto il suo successo personale, quanto il potere di un’esperienza condivisa. Partecipare ai suoi concerti non significa semplicemente assistere a una performance, ma essere parte di un movimento culturale che unisce le persone. In un mondo post-pandemia, Taylor Swift è riuscita a intercettare il profondo bisogno di comunità, permettendo ai suoi fan di sentirsi parte di un gruppo che condivide linguaggi e simboli. Un esempio? Lo scambio dei braccialetti dell’amicizia ai suoi concerti, braccialetti decorati con i titoli delle sue canzoni o album.

Taylor Swift e la gamification della musica

I braccialetti, appunto, si ricollegano ad un altro aspetto fondamentale della musica di Swift: l’interattività. Taylor costruisce attorno a sé un universo complesso e intrigante, che i fan possono decifrare e scoprire solo andando a fondo nei testi delle sue canzoni, osservando ogni dettaglio dei suoi post sui social, dei suoi outfit e dei suoi video musicali. Si tratta di un gioco collettivo in cui ogni mossa di Swift viene osservata e interpretata dai fan, che poi condividono teorie sulle future uscite e sul significato nascosto dietro le sue canzoni. Ognuno degli 11 album di Swift rappresenta un’era, una fase della vita della cantante, da qui il nome del tour: The Eras Tour, un viaggio attraverso l’evoluzione musicale di Swift. Ogni canzone rimanda ad un’altra, creando un mondo esclusivo fatto di personaggi e luoghi a cui solo gli Swifties hanno accesso. I fan attivi diventano così parte di un’esperienza unica, dinamica e in continua evoluzione.

Taylor Swift è ormai un fenomeno culturale che trascende la musica. Basti pensare alle numerose analisi divulgate nei mesi scorsi dedicate all’impatto dell’artista sulle elezioni Usa dopo il suo endorsement a favore di Kamala Harris: quanti elettori potrà riuscire a spostare, si sono chiesti in molti prima che Donald Trump portasse a casa, in maniera netta, la vittoria? Ecco, forse è sul terreno politico che l’influenza dell’uragano biondo è stato ampiamente sopravvalutato, immaginando che potesse fare la differenza soprattutto tra i giovani. Così non è stato.

Vero è che – al netto del risultato elettorale – i suoi testi sono pensati per essere letti, interpretati e dissezionati, tanto da aver ispirato ad Harvard una classe intitolata “Taylor Swift and her World”, che esplora il microcosmo della cantautrice americana, dove ogni fan trova un pezzo di sé. E Taylor ringrazia.

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