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Abi, nuovo record per le sofferenze bancarie

Secondo i dati dell’Abi, a luglio le sofferenze bancarie lorde hanno sfiorato quota 140 miliardi, in aumento di oltre il 22% rispetto al 2012 – Peggiora la qualità del credito, soprattutto per le piccole imprese – Tassi di interesse ai minimi (3,60%) da un anno a questa parte.

Abi, nuovo record per le sofferenze bancarie

Record negativo per le sofferenze bancarie lorde. A luglio hanno sfiorato quota 140 miliardi, rispetto ai 138 miliardi di giugno e in aumento di oltre il 22% rispetto ai 114 miliardi di un anno fa.

Le cifre arrivano dal rapporto mensile dell’Abi, che sottolinea l’aumento della rischiosità dei prestiti a causa della crisi in atto.

Riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni, queste a luglio sono risultate pari a 71,8 miliardi, circa 1,2 miliardi in più rispetto al mese precedente e 16,4 in più miliardi rispetto a luglio 2012 (+29,6% annuo). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali è salito al 3,84% dal 3,75% di giugno.

In rapporto al totale impieghi le sofferenze lorde risultano pari al 7,2% a luglio, in crescita dal 5,7% di un anno prima (+22,3% annuo).

Peggiora sensibilmente, rispetto al periodo pre-crisi, la qualità del credito, specie con riguardo alle piccole imprese. In sostanza, da giugno 2008 a luglio 2013 il rapporto sofferenze lorde/impieghi del settore privato è quasi triplicato, passando da 3% all’8,3%. In netto aumento è stato anche il già elevato livello del rapporto per le famiglie produttrici: dal 7% a quasi il 13%.

Scendono i tassi di interesse. Quelli applicati in Italia sui nuovi mutui ad agosto risultano in flessione, toccando i minimi degli ultimi 12 mesi al 3,60%. Nel dettaglio, il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 3,60% dal 3,68% del mese precedente (era al 3,95% ad agosto 2012).

Stabile la dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese tra luglio e agosto. La variazione annua è pari al -3,2%. Sulla base delle prime stime, il totale dei prestiti ai residenti in Italia (settore privato più amministrazioni pubbliche) si attesta sui 1875 miliardi di euro, segnando un -3% su base annua (-3,6% rispetto al mese precedente). Nel dettaglio, i prestiti a famiglie e società non finanziarie ammontano, sempre a fine agosto, a 1438 miliardi, con una variazione annua di -3,22% (-3,20% a luglio). Un anno prima, ad agosto 2012, si era al -1,8%.

Resta positiva la variazione annua della raccolta sull’interno da clientela delle banche italiane (+1%, da +0,3% di fine luglio), ancora sostenuta dalla componente depositi, mentre è in contrazione la dinamica delle obbligazioni e anche quella della provvista dall’estero. Più in particolare, la raccolta bancaria da clientela residente è risultata pari a 1729,7 miliardi di euro. Nel corso dell’ultimo anno lo stock della raccolta è aumentato di quasi 16,8 miliardi.

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