A2A ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 117 milioni, in aumento del 46,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. L’Ebitda, invece, è salito del 10,5%, a 337 milioni, e l’ebit del 25,3%, a 228 milioni. I ricavi sono scesi del 5%, a 1.379 milioni.
L’indebitamento finanziario netto, pari a 3,307 miliardi, si è ridotto di ulteriori 56 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è risultata positiva e pari a 56 milioni.
Secondo la società, i risultati del primo trimestre fanno prevedere, su base annua, un margine operativo lordo e una posizione finanziaria netta in linea con i target individuati nel piano industriale 2015-2019.
Sulla performance del risultato netto ha impattato anche un minor carico fiscale a partire dal 2015 conseguente all’abolizione della cosiddetta Robin Hood Tax e alla completa deducibilità dalla base imponibile Irap del costo del lavoro relativo al personale dipendente con contratto a tempo indeterminato.
Dopo la diffusione dei dati, il titolo in Borsa di A2A guadagna il 3%, a 1,073 euro, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib.
