Nel futuro di A2A i consigli di amministrazione delle controllate dovranno essere composti soltanto da manager interni alla multiutility. Una scelta precisa che è emersa, secondo quanto risulta a Radiocor, in una recente comunicazione inviata al consiglio di gestione dal presidente del consiglio di sorveglianza, Pippo Ranci.
Quest’ultimo, tra i motivi di questa indicazione, citava ‘coerenza di gestione’ e ‘attenzione ai costi’ visto che nel gruppo lombardo è regola che i manager riversino alla società gli emolumenti percepiti nei consigli di amministrazione delle società controllate. Al tempo stesso, si tratta di un ulteriore tentativo di limitare le interferenze della politica che in passato, in particolare sotto la giunta Moratti, si sono rivelate significative sul fronte delle nomine nelle controllate di A2A.
Nel futuro di A2A i consigli di amministrazione delle controllate dovranno essere composti soltanto da manager interni alla multiutility. Una scelta precisa che e’ emersa, secondo quanto risulta a Radiocor, in una recente comunicazione inviata al consiglio di gestione dal presidente del consiglio di sorveglianza, Pippo Ranci. Quest’ultimo, tra i motivi di questa indicazione, citava ‘coerenza di gestione’ e ‘attenzione ai costi’ visto che nel gruppo lombardo e’ regola che i manager riversino alla societa’ gli emolumenti percepiti nei consigli di amministrazione delle societa’ controllate. Al tempo stesso, si tratta di un ulteriore tentativo di limitare le interferenze della politica che in passato, in particolare sotto la giunta Moratti, si sono rivelate significative sul fronte delle nomine nelle controllate di A2A.