I Comuni di Milano e di Brescia hanno dato mandato rispettivamente a Intesa Sanpaolo e a Ubi Banca di vendere lo 0,25% a testa della multiutility lombarda A2A.
Buona parte della cessione sarebbe stata già completata nella seduta di ieri, al termine della quale il titolo di A2A – in controtendenza con le principali utility dell’Ftse Mib – ha registrato una flessione dell’1,86%, a 0,817 euro. Questa mattina, invece, le azioni recuperano in apertura mezzo punto percentuale, a 0,8215 euro.
Entrambi i Comuni incassano dalla vendita poco meno di sette milioni di euro, che e’ quanto serve a Brescia (che premeva per chiudere l’operazione) per evitare lo sforamento del patto di Stabilità per il 2014.
Inizialmente era prevista la cessione del 5% del capitale, ma l’azione non era praticamente mai riuscita a salire al prezzo minimo richiesto (0,86 euro). Di qui la scelta di una mini cessione.