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A2A: meno gas e più fotovoltaico con l’acquisto di due impianti solari nel Nordest. Energia verde per 9 mila famiglie

L’operazione riguarda l’acquisizione di due società del Gruppo tedesco Juwi. L’Ad di A2A si dice ottimista sulla transizione energetica italiana

A2A: meno gas e più fotovoltaico con l’acquisto di due impianti solari nel Nordest. Energia verde per 9 mila famiglie

« L’Italia è il 23esimo Paese europeo nell’indice di autonomia energetica ma è il secondo per disponibilità di fonti rinnovabili, con acqua, sole, vento e rifiuti che possono consentirci di triplicare il nostro livello di indipendenza dall’approvvigionamento estero”. A pensarla così è Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A azienda di punta del sistema Italia. Il manager non ha dubbi sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Mazzoncini é un manager di lungo corso e la sua azienda ha appena annunciato un accordo di collaborazione per il fotovoltaico con la società Juwi, specializzata in impianti rinnovabili. A2A Rinnovabili acquisterà il 100% di Juwi Development e di Juwi Development S.r.l.. Entrambi le società hanno già le autorizzazioni per la costruzione di due impianti solari nei comuni di Boara Pisani (Padova) e Porto Viro (Rovigo). Le due nuove strutture del Veneto produrranno oltre 25 GWh di energia all’anno e saranno capaci di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 9 mila famiglie. ” I nuovi impianti fotovoltaici in Veneto si aggiungono al progetto già avviato in Friuli-Venezia Giulia, consolidando la presenza di A2A nel Nordest » aggiunge l’Ad di A2A. Lo sviluppo del fotovoltaico nella zona è in aperta concorrenza con le fonti tradizionali, gas naturale in primo luogo. Secondo le previsioni ci sarà un taglio del consumo di gas naturale di circa 5 milioni di metri cubi all’anno. Ormai ogni previsione di abbattimento di fonti inquinanti è posta in evidenza con la riduzione della CO2. In questo caso si parla di una riduzione di circa 10mila tonnellate di anidride carbonica.

Il potenziale di rinnovabili in Italia

L’Italia ha un potenziale di sviluppo di circa 105 GW addizionali di energia verde, legati solo al fotovoltaico. In termini assoluti sono 5 volte la capacità installata oggi. I programmi delle aziende italiane sono a medio-lungo termine, sebbene correlati a finanziamenti pubblici. L’Italia si porta dietro anni di sottovalutazione della transizione energetica e il 2023 si sta caratterizzando come l’anno degli appelli a fare presto. « La transizione energetica è una strada obbligata non solo per gli effetti evidenti del climate change ma anche per lo sviluppo sostenibile del Paese », aggiunge Mazzoncini. Nel primo semestre di quest’anno A2A ha fatto ricavi per 7,99 miliardi di euro. La società crede nel cambio di paradigma energetico nazionale ed investe. L’operazione con Juwi viene accreditata come ulteriore contributo alla decarbonizzazione dei territori. “Sono infrastrutture strategiche che confermano il nostro impegno a favore della crescita delle rinnovabili per le quali continueremo a investire per raggiungere al 2030 i 5 GW di energia green installata”, conclude Renato Mazzoncini. Il Nordest diventa più green. Presto anche per l’altra Italia.

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