È iniziata a Siena l’assemblea del Monte dei Paschi (+0,49%) che sancirà la svolta al vertice con l’arrivo di Alessandro Profumo alla presidenza e il passaggio di Fabrizio Viola da direttore generale ad amministratore delegato. Gli azionisti presenti, chiamati anche ad approvare il bilancio 2011 oltre che l’elezione del Cda, sono 163 per il 63,1% del capitale. Tra i grandi soci non ci sono sorprese: la Fondazione ha il 36,3%, Aleotti il 4%, Axa il 3,7%, Unicoop il 2,73%, Jp Morgan il 2,53%. Gorgoni (rappresentanti ex soci Salento) poco meno dell’1,5% complessivo diviso in tre pacchetti mentre la Timelife del finanziere Raffaele Mincione l’1,01%.
A salutare i soci è Giuseppe Mussari, il presidente uscente: “Chi dopo quest’Assemblea lascerà, lo farà con la certezza di passare il testimone a persone che continueranno a lavorare con l’obiettivo di dare al Monte dei Paschi una solida prospettiva di crescita- ha detto -. A loro, ad Alessandro Profumo e Fabrizio Viola in particolare, formulo i miei migliori auguri: Sono certo che la Banca sia, da oggi, in mani solide e capaci”. Mussari non si dimentica però di Antonio Vigni ex direttore generale uscito nel gennaio scorso per fare posto a Viola “che – ha detto Mussari – si è trovato a governare la nave nel periodo in cui la tempesta ha scoperto il suo vero volto, la sua rabbia e la sua forza. Egli ha sostenuto questa grande responsabilità, e gliene siamo grati”.
E non ha mancato di difendere l’operato della banca negli ultimi anni. “l’Italia sta pagando un prezzo molto elevato, con un rapido, grave e diffuso deterioramento dell’economia reale .Ma diciamolo chiaramente, superiore ai nostri demeriti. Scelte diverse nel panorama europeo, e non solo, avrebbero potuto indirizzare gli eventi verso percorsi meno devastanti”. Mussari ha ricordato che il Monte negli scorsi anni ha avviato e, in gran parte realizzato, progetti tesi a rendere più snello, efficiente e commercialmente efficace il Gruppo. “Ben difficilmente – ha aggiunto – sarebbe stato possibile fare di più, a meno di non voler mettere in discussione natura del Monte dei Paschi, che è quella di una banca commerciale retail italiana, per la quale i dipendenti e la clientela sono le colonne portanti di strategie orientate ai risultati sostenibili nel tempo”.