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A.S. Roma, gli americani vogliono lasciare la Borsa con l’aumento di capitale da 80 milioni

L’As Roma potrebbe lasciare Piazza Affari. Secondo quanto riferito da “Il Sole 24 Ore” la conseguenza dell’aumento di capitale da 80 milioni sarebbe il delisting tramite squeez out, l’istituto che permette al socio che controlli oltre il 95% di acquistare le azioni restanti. Attualmente la holding di controllo Neep Roma, partecipata da Unicredit e dalla cordata americana di Thomas Di Benedetto e James Palotta, detiene il 78% del capitale.

La Roma è quotata dal 2000 e con la liquidità proveniente da da Piazza Affari si garantì una campagna acquisti faraonica (Batistuta, Samuel e Emerson), che la portò alla vittoria del terzo scudetto. Da allora il titolo ha perso gran parte del suo valore, quasi il 90%, fino ad attestarsi oggi ad un valore di 50 centesimi. Nel corso degli ultimi anni il valore dell’azione è oscillato periodicamente verso l’alto sull’onda delle voci riguardo potenziali acquirenti, veri e presunti, che sarebbero stati interessati a rilevare la società dalla famiglia Sensi: George Soros, Kerimov (il magnate russo proprietario dell’Anzi), Angelini, Volker Flick e tanti altri sono stati accostati alla squadra.

Gli sbalzi sospetti del titolo hanno portato anche all’arresto di Vinicio Fioranelli, agente Fifa e intermediario, con l’accusa di aggiotaggio. Ora la nuova cordata americana sembra voler chiudere la partita a Piazza Affari, partita che come per le altre società di calcio quotate (Lazio e Juventus) non sembra essere stata trionfale. 

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: As-roma