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A Piazza Affari si salva solo Mps, boom di Prada a Hong Kong

FIRSTonline

La settimana di Piazza Affari si apre con una nota negativa. In agosto la fiducia dei consumatori italiani è scesa a 109,2 (da 111,2) di luglio. La fiducia delle imprese manifatturiere è scesa a 101,1 (dal 102,9). Per entrambi si tratta dei valori più bassi dal luglio/febbraio 2015.

Anche questo contribuisce ad una partenza fiacca: l’indice FtseMib perde l’1,3%. Flessioni attorno allo 0,7% per gli altri listini europei in una seduta con bassi volumi per la chiusura festiva della City. Tra i settori europei prevale il segno meno. Le banche (-0,2%) consolidano il +6% accumulato la scorsa settimana. In perdita tutti gli altri comparti, in fondo Materie Prime con un -1,5%.

Sull’onda delle parole di Janet Yellen, il dollaro si è portato sui massimi dal 16 agosto nei confronti dell’Euro, oggi cross euro-dollaro a 1,1186 dal picco di venerdì a 1,133.

Scende, sfiorando il minimo storico, il rendimento dei Bot a sei mesi. Il Tesoro ha venduto in asta tutti i sei miliardi di euro del Bot a sei mesi con tassi in discesa a -0,236% da -0,185% del collocamento di luglio, avvicinandosi al record negativo di -0,262% registrato lo scorso maggio.

Il BTP a 10 anni tratta all’ 1,13%. Il Bund decennale tedesco perde lo 0,3%, il suo rendimento si approssima alla parità e risale a -0,05% da -0,09% della scorsa settimana. Critiche durissime alla politica dei tassi negativi portata avanti dalla Bce sono arrivate dal ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, secondo cui è necessario “trovare una via d’uscita” in materia di tassi.

Tra i titoli bancari si distingue Mps +1,5% grazie alle indiscrezioni sulla possibile conversione volontaria dei bond subordinati in mano agli investitori istituzionali. L’emissione con scadenza aprile 2020 perde tre punti a quota 76.

Unicredit +0,2%. Secondo il Financial Times la polacca Pzu “è fiduciosa di poter raggiungere un accordo per l’acquisizione di Pekao entro la fine di ottobre”. Secondo una fonte anonima, a spingere per una conclusione rapida è l’ad Jean Pierre Mustier: meglio muoversi prima del referendum che potrebbe complicare l’esito di un aumento di capitale.

L’indice bancario italiano cede lo 0,46%, il doppio dello Stoxx europeo di settore (-0,22%). In ribasso Ubi -1,7%, Banca Popolare di Milano -1%, Banco Popolare -0,7%. Intesa Sanpaolo -0,7%. Giù anche Generali -1,2% e UnipolSai -1,5%. Assai più massicce le perdite del Risparmio Gestito. Anima -2,6%, Azimut -2,5%.

Fca -1,8%, l’ad Sergio Marchionne interviene sul dossier Magneti Marelli: ”Non abbiamo mai messo in vendita il gruppo, ma ”nel medio lungo termine probabilmente il suo futuro sarà altrove”. Marchionne ha ammesso che Fca è stata avvicinata da diversi pretendenti per l’eventuale cessione della controllata per la componentistica auto, ma non ha fatto commenti sull’ipotesi di colloqui con Samsung Electronics, Lee, che oggi parteciperà al consiglio di Exor -1,7%. Ferrari sale dell’1%. CNH -2%. Tra gli altri industriali StM -1,3%, Leonardo-1,8%. Ferrari sale dell’1%. Prysmian -2%.

Straordinaria la performance di Prada +13% in chiusura a Hong Kong. Nonostante nonostante il calo dei ricavi e dei margini dei sei mesi chiusi a luglio 2016, la griffe prevede per l’esercizio in corso una svolta. In calo Ferragamo -1,1%, Moncler -0,6%, Luxottica -0,5% e Yoox -2%.

Nel resto del listino: Italcementi invariata. Oggi parte l’Opa da 2 miliardi di euro di HeidelbergCement su Italcementi a 10,6 euro per azione. Alerion +8% a 1,8980 euro, Questa mattina FRI-EL Green Power ha annunciato il lancio di un’Opa “amichevole” a 1,90 euro sul 29,9% del capitale, società specializzata nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ed in particolare nel settore eolico.

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