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A Piazza Affari scintille di editoriali e utilities

FIRSTonline

Mercati nervosi in Europa e Usa. A Milano l’indice FtseMib segna -0,32%, a quota 14.943. La Borsa di Londra è in calo dello 0,47%, Parigi -0,78%, Francoforte -0,09%. Non dissimili le variazioni di Wall Street: Dow Jones -0,01%, S&P -0,09 e Nasdaq +0,03%.

Non c’è notizia positiva che possa spingere le Borse, ormai quasi “congelate” in attesa del discorso di Ben Bernanke venerdì a Jackson Hole e del direttorio della Bce. Non ha sortito reazioni l’esito favorevole dell’asta Bot a sei mesi: il Tesoro italiano ha collocato con successo 9 miliardi di Bot a sei mesi all’1,585% al minimo da marzo e quasi un punto sotto il 2,454% della precedente asta di fine luglio.

Lo stesso vale per la conferma del Pil Usa del secondo trimestre: +1,7%, come da attese degli economisti. Nemmeno il dato sul mercato immobiliare scuote più di tanto i mercati: le case in attesa di vendita rilevate a luglio sono salite del 2,4%, molto al di sopra delle attese (+1%) e in ripresa dal -1,4% del mese precedente.

Al contrario, nel pomeriggio si è registrato un netto miglioramento dei titoli di Stato, con il rendimento del Btp sceso al 5,72% e lo spread in calo a quota 436 (-10 punti base). Merito, probabilmente, delle dichiarazioni di Angela Merkel dopo l’incontro con Mario Monti: la Cancelliera ha detto di aspettarsi che le riforme attuate dall’Italia contribuiscano a ridurre lo spread Btp/Bund.

Fra le blue chip milanesi le variazioni di prezzo sono contenute. Al rialzo si mettono in luce le banche che ieri hanno annunciato buoni risultati. In particolare, Banco Popolare sale del 3,45%, Banca Pop.Milano sale del 1.54%.

Si è invece sgonfiata, dopo una mattinata al rialzo, Mediobanca che segna un calo del 2,4%.

MontePaschi cade in ribasso del 7,97% dopo l’annuncio di una perdita semestrale di 1,6 miliardi dovuta a maxi-svalutazioni. In avvio di seduta aveva segnato un ribasso del 9%.

Fra i titoli industriali, scendono Finmeccanica (-1%) e Fiat Industrial (-1,2%). Positive Fiat (+1,3%) e StM (+0,8%).

Fra le mid e small cap brilla Iren (+13%) che ha annunciato buoni risultati. Positivo il dato sull’indebitamento netto, sceso di 240 milioni di euro dal 30 giugno scorso a 2,654 miliardi.

In rialzo anche Hera (+0,3%) all’indomani della presentazione dei dati del trimestre e della conferma, nel corso della presentazione agli analisti, dell’interesse della Cassa Depositi e Prestiti per l’ingresso nel capitale del polo che unirà il gruppo bolognese ed Acegas Aps.

Positivi gli editoriali: Rcs è alla terza giornata di sospensione per eccesso di rialzo. Anche oggi, il rally è sostenuto da volumi eccezionali, sono già passati di mano 4,4 milioni di pezzi contro una media degli ultimi trenta giorni di 602.000 pezzi, ieri ne sono stati negoziati 5,82 milioni.

Seat balza all’insù del 21%. Gruppo l’Espresso +3%. Il Sole 24Ore +5,2%. Forte discesa di Prelios (-8%). In ribasso anche Cucinelli (-5,4%).

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