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A Piazza Affari corre Telecom ma cade Fca: sui mercati pesano Grecia, petrolio e asta Bce

L’allarme Grecia, il crollo del petrolio e la delusione della nuova asta Bce alla base di un’altra seduta borsistica ad alta volatilità nella quale Piazza Affari chiude sul filo della parità malgrado la spinta di Wall Street – Pesa la caduta di Fca attorno al 6% solo in parte controbilanciata dalla corsa all’insù di Telecom Italia – Banche a due velocità.

A Piazza Affari corre Telecom ma cade Fca: sui mercati pesano Grecia, petrolio e asta Bce

I dati sui consumi americani riescono a limitare i danni sulle Piazze europee in una seduta debole e in territorio negativo sulla scia della deludente asta Tltro e delle tensioni in Grecia. Milano che a metà giornata viaggiava in calo chiude così sostanzialmente piatta -0,09%, Parigi -0,05%, Londra -0,59%, Francoforte +0,64%. In Germania l’Istituto Ifo si aspetta che l’economia tedesca guadagni slancio nel 2015: +1,5% nel 2015 grazie a consumi in crescita dell’1,7%. Lo spread Btp-bund chiude in rialzo a 138 punti base.La Borsa di Atene cede ancora oltre il 5% portando il calo degli ultimi tre giorni a -18% circa: i mercati temono il delicato passaggio delle elezioni presidenziali anticipate che, in caso di mancato accordo, porterebbe ad elezioni generali anticipate con la possibilità che guadagni terreno il partito di sinistra radicale Syriza.

Da Wall Street è arrivato un po’ di sostegno ai mercati: le vendite al dettaglio Usa sono salite dello 0,7% sopra le attese degli analisti. Le richieste iniziali di sussidi alla disoccupazione sono scese di tremila unità a 295mila ma sotto le attese degli analisti che si aspettavano una riduzione maggiore.Alla chiusura dell’Europa tutti gli indici di Wall Street sono in deciso rialzo: il Dow Jones sale dell’1,23%, L’S&P500 ell’1,33% e il Nasdaq dell’1,49%. Il cambio euro dollaro cede lo 0,41% a 1,2397 mentre il petrolio Wti guadagna lo 0,15% a circa 63 dollari al barile. Tornano gli acquisti sui titoli energetici come Exxon e Chevron. A Piazza Affari rimbalza anche Saipem che dopo un allungo nella seduta di oltre il 2% chiude però a +0,35%. Miglior titolo del Ftse Mib è invece Telecom Italia che chiude con un rialzo del 2,06% dopo i rumors su un’offerta da 8 miliardi di euro per la quota del gruppo in Tim Brasil da parte di una cordata composta da Oi, Telefonica e America Movil e sulle attese per un accordo con Mediaset. Il titolo in mattinata aveva accelerato fino al 4,8% ma a stretto giro, su richiesta delle autorità locali, è arrivata la precisazione di Tim Brasil che dice di non essere “a conoscenza di qualsiasi accordo, negoziato o proposta”.In evidenza anche Ubi Banca +1,42% e Unicredit +0,98%. Oggi la Bce ha effettuato la seconda asta Tltro, i prestiti legati al finanziamento dell’economia reale, assegnando 129,8 miliardi di euro, quindi sulla parte bassa della forchetta delle stime che variava fra 90 miliardi e 250. Il comparto bancario risulta così nel complesso contrastato, tra i peggiori del paniere principali ci sono infatti tre titoli bancari: Mediobanca -2,92%, Bpm -2,23%, Bper -1,65%. Per alcuni analisti, il risultato dell’asta di oggi avvicina il Qe atrraverso l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce.

Peggior titolo in assoluto è però Fca -6,27% (in leggero recupero dai minimi di seduta) che paga l’annuncio del prezzo del prestito convertendo e delle azioni da piazzare a Wall Street. Le azioni verranno collocate sulla Borsa Usa a 11 dollari per azione (in tutto 87 milioni di titoli ordinari). La cedola del convertendo sarà del 7,875% annuo. Giù anche Exor -2,54%.

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