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A Piazza Affari a giugno in pochi resistono alle tensioni greche

Le tensioni sulla Grecia hanno messo ko il Ftse Mib zavorrando la maggior parte delle blue chip. Su quaranta titoli quotati nel paniere principale, solo sei hanno chiuso sopra la parità – Penalizzate utilities e oil, provano a frenare la caduta le banche – Miglior titolo è Bper +1,52% – In fondo al paniere Saipem che crolla del 18,44%

A Piazza Affari a giugno in pochi resistono alle tensioni greche

Profondo rosso a Piazza Affari nel mese di giugno. Le tensioni sulla Grecia hanno messo ko il Fste Mib zavorrando la maggior parte delle blue chip. Su quaranta titoli quotati nel paniere principale, solo sei hanno chiuso sopra la parità e uno, la Bpm, è rimasto invariato. Tutti gli altri hanno chiuso un mese di perdite. Dalla leggera scivolata, -0,87%, di Ansaldo Sts, al profondo rosso di Saipem, -18,44%, colpita da un sell off innescatro da indiscrezioni, smentite, su un possibile aumento del debito nel secondo trimestre che avrebbe costretto la società a lanciare un aumento di capitale. Hanno registrato perdite a due cifre anche Autogrill -11,21%, Fca -10,38% e Unipolsai -10,37%.

Il gruppo assicurativo nel mese ha archiviato la conversione delle azioni di risparmio A e B del gruppo, nella ragione di 100 azioni ordinarie per ogni Azione di Risparmio di Categoria A, senza pagamento di alcun conguaglio, e nel rapporto di un’azione ordinaria per ogni Azione di Risparmio di Categoria B, senza pagamento di alcun conguaglio.

Una quindicina di titoli ha sperimentato perdite più contenute ma comunque superiori al 5%, quindi più dell’indice Ftse Mib che ha ceduto il 4,4%. Penalizzate soprattutto utilities, energia ed oil: Terna -8,79%, Enel -8,69%, Tenaris -8,36%, Atlantia -6,03%, A2A -5,46%, Snam -5,34%. Non viene però travolta Eni che limita il rosso a -3,7%. Mentre si sono messe in evidenza Enel Green Power +1,42% e Telecom Italia +1,46% sulla scia dell’ingresso della francese Vivendi, di Vincent Bollorè, che è diventata primo azionista della compagnia di tlc con il 14,9%.

Vendite anche su Generali -9,08%, Buzzi Unicem -9,01%, Finmeccanica -7,62%, Prysmian -5,67% ed Exor -5,66%.

Nel complesso provano a frenare la caduta le banche: Bpm invariata, Intesa Sanpaolo -2,15%, Ubi Banca -4,52%, Banco Popolare -4,71%, Bmps -4,97%. Più pesanti finiscono però Unicredit -6,11% e Mediobanca -6,53%. Ma miglior titolo di tutto il paniere è proprio un istituto bancario: Bper +1,52%.

Cerca di difendersi il lusso, fatta eccezione per Ferragamo che cede il 6,78%: Luxottica -2,59%, Yoox -3,57%, Moncler -4,48%. Mentre Tod’s guadagna addirittura terreno positivi con un rialzo dello 0,94%.

Se si allarga l’analisi a tutti i titoli quotati a Piazza Affari, il peggior calo in assoluto riguarda Aedes -30,65%, seguito da I Grandi Viaggi -24,21% e Mondo tv -22,7%. I tre migliori titoli sono Digital Bros che balza del 28,45%, Ovs +11,2% e Datalogi +6,02%.

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