I titoli di Stato italiani rappresentano una buona opportunità d’investimento. A dirlo non è Mario Monti ma Jeffrey Rosenberg, responsabile del settore reddito fisso a BlackRock, in un’intervista rilasciata a Bloomberg tv. Il debito sovrano dell’Italia – ha rilevato – è molto interessante tenuto conto dell’alto livello dei rendimenti e del profilo di rischio più basso rispetto a quello di altri Paesi periferici dell’area euro come la Spagna. Nonostante le incertezze gli investitori stranieri stanno già da qualche tempo tornando a guardare ai Btp. Anche l’asta di oggi è andata bene.
Il Tesoro ha piazzato titoli con scadenza a 5 e 10 anni per 5,65 miliardi di euro, poco meno del target massimo di 6 miliardi, registrando un calo dei tassi. Il rendimento medio sul decennale è sceso al 5,24% dal 5,82% dell’asta di agosto rivedendo i minimi da marzo. Sul 5 anni il rendimento è sceso al 4,09% dal 4,73% precedente. Il Tesoro ha anche assegnato Cct 2017 per 1 miliardo di euro, (importo massimo prefissato)con un rendimento del 4,56%. Prima dell’asta lo spread Btp-Bund si è allargato fino a sfiorare i 380 punti base (378,5) con rendimento è salito al 5,23% ma poi ha chiuso in calo a 366 punti base rispetto all’apertura a 375.
Le Borse chiudono in territorio positivo (con l’eccezione di Madrid a -0,15%) poco sopra la parità: Milano sale dello 0,27%, Parigi dello 0,72%, Francoforte dello 0,19%, Londra +0,20%. Una chiusura positiva nonostante il la delusione per il pil Usa e la sfilza di dati macro deludenti con il mercato che ora guarda a possibili nuovi stimoli dalla Cina. Ma i listini hanno vissuto una giornata in altalena scontando le tensioni per l’incertezza della richiesta di aiuti europei da parte della Spagna, su cui il premier Rajoy non ha ancora sciolto la riserva e che è un passo fondamentale anche per l’attivazione dello scudo antispread di Draghi.
A pesare su spread anche lo stop arrivato nei giorni scorsi di Germania Olandia e Finlandia sulla ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell’Esm in tempi rapidi così come già stabilito. A peggiorare il quadro, la notizia è che la regione spagnola della Castilla La Mancha potrebbe chiedere fondi di emergenza per 800 milioni di euro al governo centrale. Castilla La Mancha sarebbe la quinta regione spagnola che formula una richiesta ufficiale di aiuti Mentre domani sono attesi i risultati degli stress test delle banche spagnole,
Oggi la Spagna ha svelato il proprio piano di riforme che prevede un pacchetto di risparmi da 40 miliardi e l’istituzione di una autorità fiscale indipendente per controllare i conti e garantire la trasparenza. Nel frattempo ad Atene i tre partiti della coalizione governativa hanno trovato un’intesa sui “punti principali” delle nuove misure di rigore chieste al Paese dai creditori Ue, Bce e Fmi, per un totale di oltre 11,5 miliardi nel 2013 e 2014.I rappresentanti della Troika sono attesi domenica ad Atene per dare il loro consenso all’accordo.
Negli Usa il Pil del secondo trimestre è salito dell’1,3% contro le attese di un +1,7%. Fanno peggio delle attese anche gli ordini di beni durevoli ad agosto (-13,2%), il calo maggiore dal 2009. A Wall Street il Dow Jones sale dello 0,16% e il Nasdaq lo 0,98%. Il petrolio Wti sale dell’1,42% a 91,26 dollari al barile mentre l’euro scende dello 0,13% a 1,2856 sul dollaro.
A Piazza Affari brinda Campari +3,39% dopo la promozione di JP Morgan che ha alzato la raccomandazione a overweight, Azimut +3,12% in luce dopo le dichiarazioni del presidente Giuliani di un possibile extradividendo. Bene anche Mediobanca che sale del 2,96%, Buzzi Unicem +2,88% e Telecom italia + 1,48%. Oggi il gruppo guidato da Bernabè ha fatto il punto in Cda sullo scorporo della rete e sul processo di dismissione di Ti Media che vede sul tavolo tre offerte: Discovery, Clessidra e H3G.
In fondo al Ftse Mib Fiat ,che cede il 2,13%. Il Lingotto ha esercitato il diritto di acquisto sul 3,3% di Chrysler in mano a Veba, ma i due gruppi non hanno ancora trovato un accordo sul prezzo. Con questo acquisto Fiat salirebbe al 61,8%, ma l’obiettivo è raggiungere il 100% di Chrysler. Giù anche Pirelli -1,47%. Per il professor Anelli chiamato ad esprimere un parere pro veritate dalla holding Gpi i patti parasociali non sono un ostacolo al bond covertibile Camfin in azioni Pirelli. Ferragamo cede l’1,38%, Mediaset lo 0,98% e A2A lo 0,74%.
Poco mosse le banche: Intesa e il Banco Popolare invariata, Unicredit +0,84% e Mps +0,61%, Ubi +0,13%.