Le Borse asiatiche sono cadute su paure che lo stallo nei colloqui per la risoluzione della crisi del debito europeo finiscano per danneggiare le prospettive delle aziende asiatiche che esportano i loro prodotti in Europa.
La giapponese Canon, che realizza il 30% delle vendite nel Vecchio Continente, ha accusato una contrazione del 4,2 per cento. La terza mineraria mondiale Rio Tinto ha lasciato sul terreno il 2,4% a causa del declino dei prezzi del rame che ha influenzato tutto il comparto. Il maggior produttore aurifero australiano Newcrest Mining ha perso il 2,1% a Sydney a seguito di un downgrade per la società di JPMorgan Chase.
L’indice MSCI Asia Pacific è calato dello 0,8% a 122.45 alle 10:37 a Tokyo, con almeno quattro titoli in declino per uno in aumento. Il Nikkei 225 Stock Average ha perso ugualmente lo 0,8%, mentre il sudcoreano Kospi ha lasciato sul terreno l’1,2 per cento. In perdita anche l’australiano S&P/ASX 200 (-0,7%) e lo Shangai Composite (-0,9%).
“È in vista un periodo di consolidamento” commenta George Boubouras, head dell’unità australiana dell’investment strategy di UBS. “L’Europa dovrà affrontare nuove sfide ancora per qualche tempo. All’avvicinanrsi della fine del trimestre, gli investitori aggiusteranno i loro portafogli lungo tutte le tipologie di asset. Ciò porterà a qualche realizzo e alla rotazione di portafogli”.
Leggi anche su Bloomberg