A PIAZZA AFFARI FRENANO I BANCARI, VOLA FONSAI
A WALL STREET ESPLODE LA FEBBRE DELLA MELA
A fine seduta le Borse europee sono tutte in calo, per effetto anche dei realizzi di molti investitori dopo i forti guadagni di venerdì, quando i mercati hanno reagito con effervescenza all’annuncio del nuovo piano di stimoli della Federal Reserve. A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,93% a quota 16.470. Londra arretra dello 0,37%, Parigi -0,78%, Francoforte -0,11%, Madrid scivola in calo dello 0,9%.
A raffreddare gli entusiasmi ci sono le notizie provenienti dalla Cina: l’agenzia Xinhua ha scritto che il governo di Pechino potrebbe diventare più prudente nella sua politica monetaria, per il timore che il nuovo Quantitative Easing americano accentui i pericoli di inflazione in Cina. Inoltre, Citigroup ha rivisto al ribasso le stime di crescita del Pil cinese per il 2013, ora previsto a +7,6% dal precedente +8%.
Seduta al piccolo trotto anche a Wall Street. Le negoziazioni sono più ridotte della media per le assenze legate a Rosh haShana, il Capodanno ebraico. Il Dow Jones segna – 0,19, S&P –0,21 e Nasdaq -0,27. Apre in rialzo Apple + 07% a quota 697 dollari dopo aver comunicato l’arrivo nelle prime 24 ore di 2 milioni di ordini per il nuovo iPhone5, più delle previsioni.
I titoli in maggior calo in Europa sono le tlc (Stoxx del settore -0,9%) e le utility (-0,6%). La banche arretrano dello 0,5%.
Lieve marcia indietro dell’euro che scende a 1,311 contro il dollaro, da 1,313 della chiusura di venerdì.
L’oro è invariato a 1.770 dollari l’oncia: sui livelli di giovedì scorso quando, sull’onda del QE3, è salito sui massimi degli ultimi sette mesi.
Arretra anche il Btp a 10 anni, con il rendimento che sale al 5,04% (dal 4,99% di venerdì), spread in allargamento a 336 (+7 punti base).
Stabile il petrolio: il Wti è scambiato a 98,8 dollari al barile (-0,1%), Brent a 116,3 dollari (-0,2%).
Tornando a Piazza Affari, tra le banche prevalgono i realizzi, anche sull’onda della fine del divieto delle vendite allo scoperto sui finanziari.
Fra le blue chip milanesi, Monte Paschi scende del 2%, Ubi -1,2%, Intesa -0,67%, Unicredit -1,12%. E’ positiva solo Mediobanca +2,71%.
Miste le assicurazioni: Generali scende dello 0,94%, ma Fondiaria-Sai corre in rialzo del 6% dopo la notizia che le banche del consorzio di garanzia hanno piazzato presso investitori italiani e stranieri tutte le azioni derivanti dai diritti inoptati. La controllata Milano Assicurazioni sale del 4,6%, Unipol +2%.
I titoli petroliferi sono in ribasso. Eni scende dell’1,02%, Saipem -1,53%
Fra i titoli industriali, Fiat scende del 2,07%, Fiat Industrial perde lo 0,23%. Pirelli arretra del’1,28%. Positiva Finmeccanica che sale dello 0,63%, corre la controllata Ansaldo +3,07%.
Enel scende dello 0,33% nonostante Bank of America-Merrill Lynch abbia alzato il giudizio a buy da neutral. In calo Telecom Italia -2,12% Forte rialzo di Telecom Italia Media (sospesa) dopo le indiscrezioni del week end su un interesse di Mediaset – 2,2%