Nuovo record per il Tesoro di Madrid, e questa volta si tratta del debito pubblico. Il valore complessivo del passivo dello Stato spagnolo nel secondo trimestre del 2012 ha superato gli 800 miliardi di euro per la prima volta nella storia. Lo ha rivelato il Banco de España. L’indebitamento relativo è aumentato al 75,9% del Prodotto interno lordo, il massimo dal 1913 secondo la serie storica ricostruita dal Fondo monetario internazionale. Nell’ultimo anno il debito pubblico complessivo è cresciuto del 14% negli ultimi 12 mesi e un 3,8% nell’ultimo trimestre a 804,388 miliardi di euro.
E il debito dell’amministrazione centrale sta crescendo più rapidamente di quello degli enti locali. Infatti a Madrid fanno capo 617,5 miliardi, il 58,3% del Pil, che nell’ultimo trimestre è aumentato di 2,6 punti. Mentre l’aumento nelle del debito degli enti locali è stato di 0,4 punti dal 13,8% al 14,2% del Pil a 150,5 miliardi. Nell’ultimo anno insomma all’amministrazione centrale si devono 8 dei 9,2 punti percentuali sul Pil di aumento del debito pubblico.
La Catalogna è la regione più indebitata: ha chiuso il secondo trimestre con un debito de 43,9 miliardi di euro, un 22% del suo Pil. E’ un aumento di 1,5 miliardi nell’ultimo trimestre e di 3,8 miliardi in un anno, un 9,6%. E si distanzia così dalla regione di Valencia, la seconda regione più indebitata, che però negli ultimi tre mesi è riuscita a ridurre il proprio debito raggiungendo un 20,8% del suo Pil.
Entrambe hanno chiesto aiuto al Governo centrale attraverso un Fondo creato appositamente per aiutare le comunità autonome e che ha una dotazione di 18 miliardi di euro. La regione più virtuosa rimane Madrid, con un 9,1% del suo Pil a 17,1 miliardi.
Tuttavia Cristobal Montoro, il ministro degli Affari Pubblici, ha assicurato che le comunità autonome “sono sul giusto sentiero per raggiungere gli obiettivi prefissati”.