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Bce, da gennaio al via alla supervisione bancaria

La vigilanzia sugli istituti finanziari della zona euro sarà trasferita alla Banca centrale europea a partire da gennaio – L’Eba dovrà stilare un regolamento generale per tutti i 27 Paesi dell’Ue – Spetta poi alle authority nazionali farlo rispettare – Il primo Ecofin si riunirà giovedì a Cipro.

Bce, da gennaio al via alla supervisione bancaria

Il puzzle dell’unione bancaria inizia a prendere forma e oggi è stato messo il primo tassello. La Commissione europea infatti ha varato ufficialmente la proposta per conferire alla Banca centrale europea i poteri di supervisore unico delle banche dell’Eurozona. La Bce avrà un ruolo centrale nella sorveglianza degli oltre 6mila istituti finanziari dell’Eurozona. L’Eba, l’autorità bancaria europea, sarà invece incaricata di stilare un regolamento unico, valido per i 27 Paesi dell’Unione europea, che garantisca “l’integrità del mercato unico” e assicuri “coerenza nella supervisione delle banche di tutti i 27 stati membri”. Spetterà poi alle autorità di vigilanza nazionali “preparare e attuare le decisioni della Bce”. 

Dal primo gennaio 2013 la Bce potrà decidere, a sua discrezione, di assumere la supervisione di qualsiasi banca della zona euro ma qualunque istituto lo desideri potrà chiedere di aderire alla sorveglianza unica spontaneamente collaborando con la Bce. Dal primo luglio 2013 invece “tutte le banche con la più elevata importanza sistemica” saranno sorvegliate dalla Banca centrale. Poi dal primo gennaio 2014 la sorveglianza unica sarà estesa a “tutte le banche” dell’Eurozona.

Verrà inoltre creato un board a parte per separare i compiti di politica monetaria da quelli di vigilanza bancaria in modo da eliminare potenziali conflitti di interesse. Dal consiglio della Bce verranno eletti un presidente e un vicepresidente e, per ciascuna autorità nazionale, saranno scelti 4 rappresentanti. Anche i costi faranno parte di una linea di bilancio separata da quella generale della Bce.

I Paesi che non utilizzano l’euro possono partecipare alla sorveglianza unica, ma a patto che si impegnino in una “stretta cooperazione” con la Bce e ad attuare le sue decisioni: sarà l’Eurotower a decidere se tali condizioni sono soddisfatte.

La Commissione Ue ha garantito che le autorità di vigilanza nazionali continueranno ad avere un ruolo “centrale”, nonostante non avranno l’ultima parola “su tutte le funzioni relative alla stabilità finanziaria”. Dovranno assistere la Bce, ne saranno gli “agenti” e dovranno effettuare controlli “giorno per giorno”. Il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari si è già espresso in maniera favorevole riguardo la decisione della Commissione Ue: ” Riteniamo che da una legislazione comune e pari per tutti, le banche italiane abbiano tutto da guadagnarne in competitività rispetto ai loro concorrenti europei”, ha spiegato il presidente dell’Associazione bancaria italiana, “E’ evidente però che a una banca territoriale di 15, 20 filiali non si può chiedere la stessa architettura di controlli e di verifiche che si chiede a una banca di dimensioni nettamente superiori”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda l’Eba, infine, l’istituto rimane il regolatore del sistema bancario Ue, responsabile degli stress test, e dovrà inoltre elaborare un “manuale unico” di vigilanza per tutti i 27 stati membri, cercando di far convergere le pratiche di vigilanza nella Ue.

Il primo vertice dei ministri delle Finanze della zona euro, in cui il tema della sorveglianza bancaria sarà centrale, è previsto a Cipro giovedì e venerdì 14-15 settembre.

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