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Mercati con il fiato sospeso per le mosse della Fed. Piazza Affari inizia in ribasso

Vigilia di un tris di fuoco: il voto olandese e la sentenza della Corte costituzionale di domani e soprattutto le decisioni di giovedì della Fed sugli stimoli all’economia americana – Piazza Affari inizia male – Preoccupa l’assenza pubblica in Cina del futuro presidente Xi Jinping – Fonsai-Unipol: 457 milioni a carico del consorzio bancario di garanzia.

Mercati con il fiato sospeso per le mosse della Fed. Piazza Affari inizia in ribasso

MERCATI CON IL FIATO SOSPESO IN ATTESA DELLA FED. FONSAI-UNIPOL: 457 MILIONI A CARICO DEL CONSORZIO

Prosegue in sordina una settimana importante per le sorti dell’autunno. Stamane chiudono in ribasso sia Tokyo –0,69% che Hong Kong -0,62%. A dominare l’attenzione sono, all’apparenza, i problemi della recessione europea. Ma preoccupano di più i segnali in arrivo dalla politica cinese a partire dall’assenza prolungata dalla scena pubblica di Xi Jinping, il futuro presidente ad un mese dal Congresso di cui, stranamente, non si parla. Un’incertezza che rischia di condizionare le strategie anti-recessione del Drago.

Wall Street è contrastata con gli investitori alla finestra in attesa delle mosse della Fed che verranno annunciate in settimana. Tutti gli indici chiudono al ribasso: S&P -0,61%, Dow Jones -0,39%. Nasdaq -1,03%, a due giorni dall’attesa conferenza stampa di Apple, dedicata al lancio dell’iPhone 5. L’euro è in lieve calo rispetto al dollaro, a 1,279, da 1,281 della chiusura precedente. L’oro che si stabilizza intorno ai 1.730 dollari l’oncia.

Giornata di bonaccia anche sui mercati europei dopo le forti emozioni di settimana scorsa e, soprattutto, in vista degli appuntamenti dei prossimi giorni. A Milano l’indice FtseMib è sceso dello 0,1%, Londra e Francoforte hanno chiuso in parità, Parigi -0,3%. La calma apparente potrebbe continuare anche oggi, vigilia di un tris di fuoco. Mercoledì (12 settembre) ci sarà un doppio appuntamento: le elezioni in Olanda e la sentenza della Corte Costituzionale della Germania sulla legittimità dell’Esm, il fondo permanente di soccorso ai Paesi della zona Euro.

Giovedì (13 settembre) si conclude la riunione del Fomc, l’organo della Federal Reserve che decide in materia di politica monetaria: il governatore dovrebbe annunciare un terzo programma di acquisto di bond in grado di stimolare l’economia. Venerdì 14 settembre gran finale con l’Eurogruppo, la Spagna potrebbe rompere gli indugi e presentare la sua richiesta formale di assistenza finanziaria.

Il calo dello spread continua a favorire Atlantia +2,9% e A2A +4,9% ma per altre utility è è già l’ora dei realizzi: Enel è scesa  dello 0,3%, Enel Green Power -1,1%. I titoli della moda tornano in passerella. Forte rialzo di Ferragamo +3,4% e di Tod’s  +1,5%, dopo che Deutsche Bank ha alzato i target price di entrambi i titoli.

Al contrario banche deboli, con l’eccezione di MontePaschi, che balza del 5,8%, sostenuta da un report di Bank of America e nonostante le complicazioni inattese per la cessione di Biverbanca. Unicredit ha chiuso in progresso dello 0,3%, Intesa Sanpaolo nel giorno del cda sulla governance è scesa dello 0,8%, BancoPopolare -0,7%, Mediobanca -1%. Tra gli assicurativi, forte rialzo di Fondiaria Sai +7,6% e Unipol +3,3%. Oggi era l’ultimo giorno per esercitare i diritti inoptati. Milano Ass. +5%.

Le banche dei consorzi di garanzia degli aumenti di capitale di Unipol e Fonsai interverranno per un totale di 457 milioni di euro, rilevando le azioni non sottoscritte nelle due operazioni, che avevano un valore complessivo di circa 2,2 miliardi di euro. Unipol, dal canto suo, sottoscriverà azioni di risparmio Fonsai per circa 136 milioni e ha sottoscritto titoli Fonsai nell’ambito dell’aumento per altri 30,9 milioni.

Risulta non sottoscritto il 20,34% delle ordinarie e il 34,64% delle privilegiate Unipol. Per quanto riguarda Fonsai non è stato  sottoscritto il 21,57% delle ordinarie mentre iln 74% delle privilegio, per un totale di 135 milioni, se lo è accollato Unipol. In calo Saipem -1,5%, dopo che Ubs ha abbassato la raccomandazione a neutral da buySaras +4,3% grazie al rialzo del margine di raffinazione.

Fra gli industriali, StM è scesa del 2,6%: Deutsche Bank ha tagliato il target price a 3,9 euro da 4,2 euro. Ansaldo ha perso il 3,5%, vittima di un cambio di raccomandazione di Goldman Sachs. Finmeccanica -1,9%. Pirelli è salita dell’1,1%, la controllante Camfin ha guadagnato l’11,9%. Lottomatica +3,3%, è sui massimi dal gennaio 2009.

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