BLITZ DI MEDIOBANCA. COLLOCATI TUTTI I DIRITTI FONSAI
SI SGONFIANO IN PIAZZA AFFARI I GIALLI DI RCS E CAMFIN
Secondo il quotidiano olandese Het Financieele Dagblad, il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann sarebbe completamente isolato nella propria posizione contraria all’acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea.
Anche questo favorisce il rialzo delle Borse mediterranee, riducendo l’impatto del verdetto di Moody’s che ha rivisto da “stabile” a “negativo” l’outlook sul rating tripla A dell’Unione Europea. A Piazza Affari l’indice FtseMib sale dello 0,5% a quota 15.343. A Madrid l’indice Ibex avanza dello 0,9%. Leggermente negative le altre Borse europee: Londra -0,76%, Parigi -0,41% e Francoforte -0,16%.
Dopo le dichiarazioni ieri di Draghi, il rendimento del Btp decennale italiano ha iniziato a scendere e stamattina è al 5,72% con spread a quota 437 (-4 punti base). Più forte il miglioramento degli spread a breve che accelerano la discesa, tornando sui livelli di cinque mesi fa. Sulla scadenza a 2 anni lo spread italiano si contrae di 24 punti base a quota 235, quello spagnolo si riduce di 30 punti base a quota 314, quello portoghese si riduce di 47 punti base a quota 423.
Colpo grosso di Mediobanca +3,71% alla vigilia del cda: l’asta sull’inoptato dell’aumento di capitale di Fonsai -2,33% (a quota 1,004, in linea con il prezzo delle nuove azioni) si e’ conclusa con il collocamento odierno di 1.153.386 diritti da parte del consorzio, capitanato da piazzetta Cuccia. Ieri l’asta era partita in sordina, con soli 975 diritti collocati. I diritti offerti (complessivamente erano 1.154.361) sono validi per la sottoscrizione di azioni ordinarie della compagnia pari al 31,7% delle azioni offerte nell’ambito dell’aumento di capitale.
In Borsa il miglioramento dei titoli di Stato spinge le banche e i titoli finanziari. Mediolanum corre in rialzo del 4,7%: il portafoglio del gruppo del risparmio gestito conta infatti 11,7 miliardi di euro in titoli di Stato con una “duration” – la media delle scadenze tra i vari titoli – di 1 anno e mezzo circa. Unicredit guadagna il 1,94%, Intesa +1,4%, Banco Popolare +1,18%.
Effetti positivi anche per Generali che sale dell’1,74%. Si sgonfiano i “casi” dell’estate: Rcs -11.76%, Camfin è in ribasso del 11,96%.
Fra gli industriali spicca il rialzo di Finmeccanica +3,36%, grazie alle indiscrezioni su un aumento degli investimenti nella difesa da parte della Polonia, che potrebbe portare a nuove commesse per il gruppo italiano.
Fra i titoli che salgono, spicca il rialzo di Ferragamo 2,44%, cui si fa sentire la nuova raccomandazione overweight di Barclays, che ha fissato un target price di 21 euro.
Tod’s scende dell’1%. Cucinelli avanza del 2,8%.
Fra le utility, salgono A2A +3% e Atlantia +1%.
Telecom Italia guadagna l’1%.
Il rialzo continua solo per Mondadori che sale del 5,7% dopo un’acquisizione in Francia.
Erg sale dell’1,6% dopo avere concluso la vendita del 20% della raffineria Isab alla russa Lukoil. Lukoil ha pagato ad ERG un corrispettivo di 485 milioni di euro, inclusivo del valore del magazzino. La put sul rimanente 20% potrà essere esercitata da Erg a partire dal 1° ottobre 2013.