Prosegue la fase recessiva nell’industria manifatturiera dell’area euro, con un lieve miglioramento della dinamica che tuttavia appare ridimensionato nei dati definitivi dell’indice tra i responsabili degli approvvigionamenti. Ad agosto il Purchasing managers index (Pmi) è risalito a 45,1 punti, dai 44 punti di luglio, secondo quanto riporta la società di ricerche Markit Economics, con un valore lievemente inferiore dei 45,3 punti indicati nella stima preliminare. Resta nettamente al di sotto dei 50 punti, la soglia di demarcazione tra crescita e calo dell’attività.
La domanda debole, riporta Markit, colpisce produzione e occupazione delle imprese industriali dell’area valutaria. Intanto in Italia la dinamica di crisi nel manifatturiero è tornata ad aggravarsi, con il relativo indice Pmi a 43,6 punti dai 44,3 di luglio che è finito ai minimi dall’ottobre del 2011.Gli ultimi dati hanno mostrato come il settore manifatturiero italiano sia scivolato ancora di più verso la recessione”, ha avvertito Phil Smith, economista di Markit citato in un comunicato. “La performance peserà fortemente sul Pil del terzo trimestre”.