L’Italia e la Germania devono “cooperare” e “continuare a lavorare insieme” per migliorare le condizioni della zona euro. Lo hanno detto il premier italiano Mario Monti e la cancelliera tedesca Angela Merkel che oggi si sono incontrati a Berlino. Parole di laude da parte della cancelliera sull’ “impressionante” lavoro del governo Monti che “sta dando un contributo rilevante per l’abbassamento dello spread”. Anche Monti si dice soddisfatto: “In 8 mesi abbiamo compiuto progressi significativi. Tutti abbiamo lavorato nella nostra quota per migliorare la situazione, e siamo tutti convinti che per migliorare crescita e competitività le riforme strutturali e il controllo fiscale sono fondamentali”.
PROGRESSI dell’ITALIA – La Merkel sembra ottimista: “L’Eurozona ha la capacità di superare la crisi. La cosa importante è creare impiego e crescita”. Monti non manca di sottolineare che la Germania è un esempio da seguire e che “ci ha insegnato che i nostri sforzi di politica fiscale devono essere persistenti” e che non bisogna arrestarsi dopo aver visto i primi risultati. “L’Italia, come la Merkel gentilmente ha riconosciuto, ha fatto progressi credo rilevanti in questi mesi con il generoso supporto delle forze politiche, delle forze sociali e dei cittadini soprattutto, e questi progressi iniziano a essere riconosciuti”, come testimoniano “i buoni risultati delle emissioni” di titoli pubblici, e i giudizi delle autorità internazionali”.
ESM e BCE – Tuttavia i due leader europei stanno aspettando che altre istituzioni facciano i loro passi. Prima di tutte la Bce, che il 6 settembre, spiegherà quali “misure eccezionali” ha intenzione di offrire. E, il 12 settembre, la Corte suprema tedesca darà la sentenza “chiave” circa la costituzionalità del nuovo Meccanismo di stabilità Europeo. “Siamo d’accordo su un’agenda ambiziosa”, ha detto la Merkel, “e crediamo che ci saranno i mezzi necessari per rinforzare la zona euro. Il primo punto è il rafforzamento dell’Efsf, questo è veramente importante”. Ma, rispondendo a una domanda, la Merkel ha aggiunto: “Vorrei citare Mario Draghi, è anche la mia convinzione che una licenza bancaria dell’Esm non è compatibile con i trattati”. Monti però va più cauto e risponde che la licenza bancaria dell’Esm va vista “con la prospettiva del mosaico”: come singole tessere che hanno come finalità dare luogo e concretezza a una governance soddisfacente. “Certe cose”, ha concluso il premier, “che in questo momento non sono possibili potrebbero esserlo ad altre condizioni”.
SIRIA – Infine sia il premier italiano sia la cancelliera tedesca hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione in Siria.