La Honda è diventata la prima società automobilistica a rivelare la sua ‘impronta ecologica’ per quanto riguarda le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra (GHG, Greenhouse Gas Emissions). Il protocollo GHG, internazionalmente adottato, prescrive tre livelli di emissione: il primo sta nelle emissioni ‘dirette’, cioè quelle legate al processo produttivo: in breve, i fumi emessi dalle sue fabbriche. Il secondo è quello indiretto: se la Honda acquista, come in effetti acquista, energia (gas, elettricità, vapore…), bisogna contare le emissioni legate a quegli input acquistati. Il terzo sta nelle emissioni legate a tutto il resto dell’attività della Honda: gli uffici, i concessionari, e altri acquisti, da quelli di prodotti petroliferi raffinati a quelli di mobili, computer, cancelleria…, ognuno dei quali si porta appresso una sua ‘impronta’ di emissioni. Altre case automobilistiche avevano comunicato le GHG dei primi due livelli, ma la Honda è stata la prima a completare anche il calcolo – certamente più complesso – del livello 3.
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