IL NEIN DELLA BUBA AFFONDA MILANO
MA NON SI FERMA IL RALLY DI MPS
Borse europee in forte calo nel pomeriggio dopo la presa di posizione della Bce circa un possibile tetto agli spread imposta dalla dura reazione della Bundesbank. Nel finale i listini hanno corretto parzialmente la tendenza negativa. Milano chiude a -0,85%, indice Ftse/Mib a quota 14.996 e Madrid (-1,47%) ma anche Parigi (-0,37%), Londra (- 0,49%) e Francoforte (- 0,17%).
Lo spread Btp Bund con scadenza 10 anni è 426 punti (invariato rispetto alla chiusura di ieri sera) da 411 punti base di stamattina. A New York il Dow Jones arretra dello 0,15%, S&P e Nasdaq -0,33% . Avvio in calo per il petrolio: i future a settembre arretrano di 35 centesimi a 95,66 dollari al barile.
“E’ assolutamente ingannevole dare notizia di decisioni che non sono ancora state prese dal consiglio direttivo della Bce e che non sono nemmeno state discusse dal consiglio direttivo”. E’ quanto ha precisato un portavoce della Bce in un email in riferimento alle rivelazioni riportate dallo Spiegel secondo cui la Bce potrebbe fissare un limite ai tassi di interesse per ogni paese in crisi e intervenire con acquisti di bond in caso di sforamento.
La precisazione è arrivata dopo la la pubblicazione del bollettino mensile della Bundesbank in cui la Banca centrale tedesca sottolinea come ogni misura volta a condividere “i rischi di solvibilità” fra i Paesi dell’eurozona dovrebbe essere decisa a livello di governi e non dall’Eurotower. La Bundesbank, prosegue il bollettino, “rimane della propria opinione che gli acquisti di bond governativi da parte dell’eurosistema in particolare devono essere considerati in maniera critica e sono legati a rischi considerevoli alla stabilità’.
Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westwelle ha inoltre ribadito che la Germania non alleggerirà le sue richieste per un accordo con la Grecia.
Le banche del listino milanese hanno rallentato. MontePaschi, sospesa più volte in mattinata, sale ancora del 5,09% sull’ipotesi che la Fondazione riduca la sua quota e nuovi investitori facciano il loro ingresso nel capitale. In terreno positivo anche il Banco Popolare +1,03%. In calo le altre banche, protagoniste del rialzo della mattinata. Ubi Banca -2,49%, Popolare dell’Emilia -3,31%.
Unicredit -0,08% nelfinale recupera una perdita del 2%, Intesa +0,43% sostenuta dal report di Cheuvreux che la definisce la banca più interessante nella “periferia” dell’Europa. La raccomandazione è outperform e il target price 1,5 euro.
Generali perde l’1,8% e Mediobanca lo 0,72%. Mediolanum è in calo del 1,66%.
Tra i singoli titoli Mediaset reduce dal rally delle ultime sedute, è in asta di volatilità con un teorico -6%. Fiat -2,58%.
Prese di profitto anche su Finmeccanica -5,12% e Buzzi -5%.
Forti ribassi per A2A -1,02, Atlantia -2,25% e Stm -3%.
Telecom Italia è in calo del 3,64%, il titolo è stato declassato da JP Morgan e per la società si profila la possibilità di dover pagare una sanzione da 550 milioni di euro in Brasile.