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Berlino sostiene Draghi, crolla lo spread Btp-Bund. Piazza Affari regina d’Europa

Il governo tedesco sconfessa la Bundesbank e ribadisce il pieno “rispetto per l’indipendenza della Bce” e il sostegno a Mario Draghi: le parole del portavoce Streiter spingono Piazza Affari ma non gli altri listini europei, che restano nervosi – Lo spread Btp-Bund a 452 pb – Le Monde: azione Bce-Stati per limitare i tassi d’interesse di Spagna e Italia.

Berlino sostiene Draghi, crolla lo spread Btp-Bund. Piazza Affari regina d’Europa

All’indomani dell’intervento di Draghi a difesa dell’euro, l’asta di Bot si chiude con una buona domanda e rendimenti in calo di mezzo punto percentuale. Il tesoro ha collocato questa mattina titoli per 8,5 miliardi di euro (domanda a 13,7), il massimo ammontare previsto al 2,454% dal 2,957%. Il risultato sostiene Piazza Affari che si muove nuovamente in territorio positivo a +1,66%, dopo essere girata in rosso a metà mattinata.

Sui mercati e sugli spread, dopo la positiva performance anche di Tokyo e l’Asia, in mattinata torna a farsi sentire l’incertezza dopo il cattivo dato sull’occupazione spagnola, al 24,63% e 5,7 milioni di persone senza lavoro, e il nuovo intervento a gamba tesa della Bundesbank.

La Banca centrale tedesca ha ribadito che l’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce rimane problematico perché creerà falsi incentivi e non è il modo migliore per combattere la crisi. Senza problemi invece l’acquisto dei bond governativi da parte del fondo salva Stati Efsf. Berlino è poi intervenuto precisando che “Il governo tedesco rispetta l’indipendenza della Bce”, rispondendo a una domanda sulle affermazioni di Mario Draghi che la Bce è pronta a fare tutto per salvare l’eurozona. Se il governo tedesco afferma che è pronto a fare ”tutto quello che è necessario politicamente” nella crisi dell’euro, ribadisce anche che per il ricorso al fondo salva stati in funzione antispread, “uno Stato deve presentare una domanda, in linea con quanto già previsto”.

I listini europei si muovono nervosi tentando la risalita dopo le rassicurazioni di Berlino sull’indipendenza della Bce: attorno alle 12.45 Francoforte è sale dello 0,02%, Parigi +0,62%, Londra +0,02%. Madrid -0,66%. Altalena anche per lo spread Btp-bund, che in mattinata è sceso sotto quota 460, è prima tornato a salire sopra i 480 punti e rendimento sopra il 6% per poi raffreddarsi nuovamente verso quota 452 e rendimento al 5,97%. Lo spread Bono-bund viaggia in calo a 551 punti dopo aver aperto in rialzo a 548 punti dai 560 di ieri.

I mercati guardano anche a una possibile azione coordinata tra la Bce e gli Stati per limitare aumento tassi di Spagna e Italia, anticipata dal quotidiano francese Le Monde. Occhi sempre più puntati alla riunione della Bce dei primi di agosto.

Martedì a Parigi il premier Mario Monti incontrerà martedì a Parigi in una visita ufficiale il presidente della Repubblica francese François Hollande. Mercoledì Monti si recherà in Finlandia.

Continua il dibattito sulla permanenza della Grecia nell’euro: da Berlino si ribadisce la propria volontà a fare ogni sforzo per tenere Atene nell’Eurozona mentre il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso ha ammonito la Grecia di portare quanto prima “dei risultati” in modo da salvare la propria permanenza nell’area euro. Intanto la Commissione Ue ha dato il via libera temporaneo alla ricapitalizzazione-ponte delle principali banche greche (Alpha Bank, EFG Eurobank, Piraeus Bank and National Bank of Greece) tramite il Fondo ellenico per la stabilità finanziaria.

A Piazza Affari brilla Pirelli +5,4% dopo la semestrale (utili +39,6%) +5,6%. In positivo le banche Mediolanum +3,8%, Unicredit +2,48%, Intesa +1,2%, Ubi +1,41$, Banco +1,15%. Mps gira in negativo -0,29%. Sul Ftse Mib in evidenza anche Atlantia +1,8% l’approvazione della linea di credito da 500 milioni da parte della Bei.

Fiat sale dell’2,35% tra i titoli più scambiati per controvalore. Oggi sono stati diffusi nuovi dati negativi per l’auto europea: Renault ha chiuso il primo semestre con un utile netto in calo del 39% a 746 milioni di euro.”La continua crescita internazionale non ha compensato la debolezza del mercato europeo”, ha spiegato il gruppo.

Continua lo scontro tra Sergio Marchionne e Volkswagen, dopo l’affondo del capo della Fiat sui prezzi del produttore tedesco (sta provocando “un bagno di sangue sui prezzi e sui margini”): “Marchionne è insopportabile come presidente dell’Acea, gli chiediamo di dimettersi”, ha ribattuto il responsabile della comunicazione di Volkswagen, Stephan Gruehsem.

In fondo all’indice Diasorin -1,12%, Impregilo -0,66%, Enel -0,83% Prysmian -0,92%.

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