Il costo del danaro nell’area euro scende allo 0,75%, segnando un nuovo minimo storico. Lo ha stabilito la Banca centrale europea, che ha ridotto di 0,25 punti percentuali il principale riferimento sui tassi d’interesse dell’area euro dal precedente 1%. La decisione era attesa dai mercati.
La Bce ha inoltre azzerato i tassi sui depositi di breve termine custoditi per conto delle banche, che precedentemente erano allo 0,25%. Una misura che indirettamente potrebbe favorire l’afflusso di liquidità nell’economia reale. Infine l’Istituto centrale ha ridotto di 0,25 punti anche il tasso sulle operazioni di rifianziamento marginali, che così cala all’1,50%. Tutte queste variazioni hanno decorrenza dal prossimo 11 luglio.
Dopo la comunicazione sui tassi, Piazza Affari ha girato in territorio pesantemente negativo, arrivando a perdere l’1,86%. Leggermente negativa Parigi (-0,18%). Resistono Londra (+0,32%) e Francoforte (+0,17%).
Nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del board, il numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, ha sottolineato come la crescita economica nell’area euro “resti debole” e con “elevati livelli d’incertezza” che pesano sul clima di fiducia. Ora “vediamo un indebolimento della crescita in tutta l’area euro, compresi i paesi che prima continuavano a crescere”.
Secondo il presidente della Bce, “i rischi dovrebbero essere bilanciati nel medio termine”. Fra questi, “i principali sono legati alle imposte indirette legate alla necessità di consolidamento fiscale e ai prezzi dell’energia”.
Il taglio dei tassi è stato deciso in un momento in cui “le pressioni sull’inflazione sono ulteriormente calate – ha aggiunto Draghi -, mentre si materializzavano alcuni dei rischi” a carico dell’economia. In ogni caso, “l’inflazione dovrebbe calare ancora nel 2012 e tornare al di sotto del 2% nel 2013“.
Intanto l’euro si muove in prossimità dei minimi della settimana, a quota 1,2523. Sul fronte dei titoli di Stato, buona la reazione del mercato all’esito dell’asta spagnola. Il ribasso dei tassi sulla scadenza a breve (5,09% dal precedente 5,46% sul 2015) viene interpretato come un calo di tensione, sebbene la scadenza più lunga abbia segnato un rialzo dei rendimenti (6,43% dal precedente 6,04% sul 2022).
Lo spread Btp/Bund (437) rimane comunque distante dai minimi delle ultime sedute, che avevano visto un avvicinamento dello spartiacque di breve a 400 p.b.
Le Borse procedono a ritmo ridotto in vista della conferenza stampa di Francoforte del primo pomeriggio. L’indice Ftse/Mib perde lo 0,1%, in linea con il parigino Cac -0,11%. Londra + 0,21%, Francoforte +0,46%.
Brilla in Europa il comparto auto grazie alle novità su Volvo, che si accinge a vendere la divisione aerospaziale, alla britannica GKN +12% e Volkswagen +5% dopo aver comunicato l’intenzione di assumere il pieno controllo di Porsche +3% pagando 4,46 miliardi di euro più un’azione ordinaria di VW.
In Piazza Affari si mette in evidenza Finmeccanica + 4,4% dopo le indiscrezioni su un’offerta di Siemens per la controllata Ansaldo Energia per 1,3 miliardi di euro.
Fra gli industriali, sale Pirelli +0,5%, in ribasso StM -2%.
Marcia indietro di Mediaset -1,4% dopo il forte balzo di ieri (+5,5%). Telecom Italia Media +4,76% è in forte rialzo a Piazza Affari sulla notizia dell’arrivo di Michele Santoro a ‘La7’. “La notizia dell’arrivo di Santoro spinge il titolo”, commenta un trader.
Un report di Banca Akros giudica molto positivamente la notizia, sottolineando che il titolo a giugno ha registrato forti guadagni, sostenuto dalle attese per l’arrivo di Santoro e le indiscrezioni sull’interruzione delle trattative con il giornalista avevano provocato successivamente un calo del titolo. Oggi ‘La7’ presenterà i palinsesti dell’autunno.
Cali contenuti per le banche: Unicredit scende dello 0,6% , Intesa -0,7%. Ancora debole Generali -1%.
Banca Generali sale dell’1,5% dopo avere annunciato una buona raccolta netta nel mese di giugno. Il primo semestre si è chiuso con il migliore risultato dal 2007.
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