Fiat vorrebbe puntare sul mercato giapponese con Suzuki, e per questo avvicinamento sarebbe disposta persino a cedere Alfa Romeo, uno dei suoi marchi principali, ai tedeschi di Volkswagen.
E’ questo il clamoroso rumor automobilistico apparso sul sito francese de La Tribune, secondo cui Sergio Marchionne sta cercando un nuova alleanza intercontinentale, individuando in Suzuki un partner perfetto per caratteristiche: specializzato in veicoli piccoli (2,6 milioni venduti ogni anno nel mondo) e leader del mercato indiano (42% attraverso la Maruti-Suzuki).
L’ostacolo è però rappresentato proprio da Volkswagen, che attualmente detiene già il 19,9% di Suzuki, e che non ha intenzione di mollare, neanche di fronte al notevole raffreddamento dei rapporti con la casa nipponica che ha recentemente portato ad un arbitrato giudiziario, tuttora in corso, per accuse di imperialismo. Fiat perciò potrebbe ingolosire i tedeschi, vendendogli Alfa Romeo, marchio prestigioso ma del quale l’azienda italiana fa fatica a rinnovare la gamma, in cambio di un abbandono della partecipazione in Suzuki.
La trattativa, sempre secondo La Tribune, è però assai complicata, in quanto Marchionne vorrebbe un pagamento non indifferente e pretenderebbe anche la riapertura della fabbrica di Cassino. Il piano però è chiaro: arrivare grazie alla partecipazione in Suzuki a quella famosa quota di mercato critica che l’ad italo-canadese stima in 5,5-6 milioni di unità, mentre per ora Fiat, considerando anche Chrysler, è ferma a 4,1 milioni di unità prodotte.
In ogni caso Torino ha già siglato un accordo con la casa giapponese a gennaio, secondo il quale per i prossimi tre anni Fiat fornirà a Suzuki 100mila motori all’anno per gli stabilimenti dell’India.