Astaldi chiude un super contratto in Russia e il titolo prende il volo a Piazza Affari, segnando nel primo pomeriggio un rialzo di oltre 7 punti e mezzo. Il general contractor italiano, in joint venture con la società di costruzione turca IC Ictas, ha firmato oggi un’intesa per completare l’anello autostradale di San Pietroburgo. Il valore dell’opera è di 2,2 miliardi di euro, di cui il 50% in quota ad Astaldi.
Il contratto prevede la progettazione e l’esecuzione di tutte le opere necessarie alla realizzazione di 12 chilometri, che corrispondono alla tratta tecnicamente più complessa del collegamento, per la chiusura dell’anello sul fronte mare. I lavori inizieranno in ottobre e la durata prevista è di 36 mesi.
Il gruppo Astaldi opera da circa un anno a San Pietroburgo, dove è già impegnato nella realizzazione del nuovo terminal internazionale dell’Aeroporto “Pulkovo”, del valore complessivo di 700 milioni di euro, che dovrebbe essere completato entro i prossimi due anni.
Il contratto di oggi è stato preceduto dall’intesa fra il consorzio Northern Capital Highway (NCH) e la città di San Pietroburgo per la costruzione della tratta e la successiva gestione dell’intera opera. Il consorzio NCH è costituito da VTB Capital e Gazprombank, rispettivamente secondo e terzo Istituto di credito più importante in Russia.