La Spagna ha venduto bond a scadenza 2014, 2015 e 2017 per 2,22 miliardi, più del target massimo di 2 miliardi, a fronte di una buona domanda. Ma, come previsto ha dovuto offrire tassi più alti. Il rendimento medio del biennale è balzato al 4,706% dal 2,069% di marzo, quello del 5 anni al 6,072% dal 4,96% di maggio e quello del 3 anni al 5,547% dal 4,876%.
L’esito dell’offerto ha comunque dato ossigeno solo a Piazza Affari, partita in sordina dopo le decisioni della Federal Reserve. A Milano l’indice FtseMib, che aveva aperto a – 0,4%, al pari di Londra e Francoforte (Parigi -0,2%), segna a fine mattinata +0,31%, a quota 13.775 punti. Restano negative invece Londra (-0,45%), Francoforte (-0,37%) e Parigi (-0,25%). Anche Madrid segna -0,17%.
Sul mercato dei titoli di Stato, il Btp segna un rendimento del 5,67%, in calo dal 5,73% di ieri. Spread in contrazione a 403 punti (-9 punti base).
Riprendono quota le banche, tutte in terreno positivo. Il Banco Popolare segna +0,53%, preceduto da Bpm con +1,28% e da Monte Paschi con +2,23%. In ascesa anche Intesa (+0,78%) e Unicredit (+1,23%) dopo le avnaces del socio libico. Mediobanca sale del 2,55%, Generali dello 0,69%.
In terreno positivo la scuderia Agnelli: Exor +0,53%, Fiat Industrial +0,39% e Fiat +0,15%.
Il giudice del lavoro di Roma ha ordinato alla Fiat l’assunzione di 145 lavoratori iscritti alla Fiom nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. “Il giudice – dichiara l’avvocato Franco Focareta, che fa parte del collegio dei difensori della Fiom – nella sostanza ha riconosciuto come discriminatorio il comportamento della Fiat, che, avendo ormai assunto già circa 2.200 persone nella newco di Pomigliano, non ha assunto alcun iscritto alla Fiom”.
Da segnalare sul listino milanese la discesa di Mediaset, che perde il 2,49% dopo la decisione di Goldman Sachs di abbassare il target price a 1 euro. Cali di rilievo tra i petroliferi che soffrono la discesa del greggio ai minimi degli ultimi 18 mesi. Eni scende dello 0,61%, Saipem dell’1,19%, Tenaris dell’1,08%.
Tra i titoli in terreno negativo anche StM (-0,35%) e Telecom Italia (-0,27%). Sugli scudi Diasorin (+4,17%) e A2A (+4,31%).