Sempre meno famiglie in Italia riesce a mettere da parte dei soldi. La quota dei fortunati risparmiatori è scesa nell’ultimo anno dal 47,2 al 38,7%. Un altro 46,2% delle famiglie, invece, ha iniziato ad intaccare il capitale a disposizione. I dati emergono dall’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani nel 2012 presentata oggi a Torino. Lo studio è stato condotto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Centro Einaudi e la Doxa su un campione di 1.053 famiglie, intervistate tra gennaio e febbraio.
I numeri rivelano come i più colpiti dalla crisi delle entrate siano i ventenni (-21,4% rispetto al 2011), seguiti da donne (-8,9%), esercenti e artigiani (-10,3%). L’accesso al risparmio segna nel 2012 il minimo storico: i non risparmiatori raggiungono il 61,3% (52,8% nel 2011).
Dalla ricerca emergono “il disorientamento e le difficoltà delle famiglie di guardare con fiducia al futuro” ha spiegato il Chief Economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice, che ha spiegato come “insieme al rigore serva accelerare sul tema delle riforme e dell’equità, anche tra le diverse generazioni”. Se si riuscirà a compiere questa svolta ” avremo una minore presenza dello stato nell’economia, un minor vincolo del debito pubblico e un’economia più moderna ed efficiente”.