IL GRUPPO LIGRESTI FA CRACK: FALLITE IMCO E SINERGIA. I MERCATI IN RIALZO SCOMMETTONO SU GRECIA E FED
I mercati, da New York a Tokyo, lanciano un segnale di speranza alla vigilia di quello che s’annuncia un lungo week end di tensione su cui, però, dovrebbe vigilare la task force delle banche centrali pronte, se necessario, a inondare i mercati di liquidità.
Una premessa positiva per l’ultima asta del Tesoro della settimana, dedicata ai titoli a medio lungo termine: sul mercato il Btp decennale è stato scambiato in serata a un rendimento del 6,12%, in calo di 6,7 punti base. Spread a 465 punti. Intanto, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente della Bundesbank Jens Weidman promuove il governo Monti: “L’Italia – dice – è sulla strada giusta”.
Sempre oggi il Consiglio dei ministri potrebbe esaminare la cessione di Sace e Fintecna, controllate dal Tesoro, alla Cassa depositi e prestiti, che è fuori del perimetro della pubblica amministrazione, gettando le prime basi del piano di riduzione del debito pubblico.
L’Asia chiude in rialzo l’ultima seduta della settimana, alla vigilia del voto greco. A Tokyo, dove l’indice Nikkei segna un rialzo dello 0,23% la banca centrale ha deciso di non aumentare il pacchetto di stimoli all’economia in attesa di vedere i prossimi sviluppi della crisi europea. Il rialzo di Hong è più robusto: +1,30%.
Dopo un’apertura prudente, anche Wall Street ha preso ieri la via del rialzo: Dow Jones +1,24%, S&P500 +1,08% e Nasdaq +0,63%. A favorire il rialzo ha contribuito l’ottimismo sulle elezioni greche ma ancor di più l’attesa di una possibile nuova manovra espansiva da parte della Fed alla luce dei dati deludenti sulle richieste di sussidi per la disoccupazione. Insomma, come ha dichiarato un broker a Bloomberg, “peggio sono i numeri negli Usa e maggiore è la pressione che questi esercitano sulla Fed”.
Il trend al rialzo era partito ieri pomeriggio dalla Borsa di Milano dove, dopo una mattinata in calo, Piazza Affari ha azzerato le perdite per poi accelerare al rialzo fino a chiudere in bellezza a +1,47%, al contrario di Londra -0,31% e Francoforte -0,23%- Parigi +0,08%.
La ripresa del listino milanese è partita dopo la diffusione di alcune indiscrezioni di stampa su di un sondaggio segreto indicante una probabile vittoria dei partiti favorevoli alla conferma dell’accordo con la Ue alle elezioni di domenica prossima. Immediata la reazione delle banche greche: National Bank of Greece sale del 28%, l’indice principale della Borsa di Atene è in rialzo del 10%.
L’unico crollo di giornata, per ironia, riguarda la Borsa più solida, sinonimo di porto sicuro: la Borsa di Zurigo scende dello 0,6%. Ieri mattina la Banca centrale elvetica ha sollecitato Credit Suisse, secondo istituto finanziario del Paese, a rafforzare la propria struttura patrimoniale, eventualmente con un aumento di capitale, per meglio fronteggiare i rischi dall’esposizione alla Zona euro. E’ bastato questo richiamo alla sicurezza per trascinare il Credit Suisse in ribasso del 9,5%. Ubs , scende dello 0,7%.
La seconda sezione civile del tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento di Sinergia e Imco, le holding della famiglia Ligresti tramite cui viene controllata una quota di Premafin. I giudici hanno respinto la richiesta di un ulteriore rinvio di due settimane per presentare un piano di salvataggio secondo l’articolo 182 bis e hanno accolto l’istanza di fallimento presentata dal pm Luigi Orsi, titolare anche dell’inchiesta penale sul gruppo Ligresti che vede indagato il fondatore Salvatore Ligresti per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza. Nell’udienza di martedì le due società gravate da debiti per un totale di circa 400 milioni di euro avevano chiesto altre due settimane per presentare il piano di salvataggio. Il pm aveva avanzato dubbi su alcune operazioni sospette ancora in atto con parti correlate che avrebbero drenato risorse soprattutto da Milano Assicurazioni.
Premafin +0,8% ha intanto comunicato di aver siglato l’accordo di ristrutturazione dei debiti con le banche precisando però che tale accordo è subordinato al verificarsi delle condizioni per l’integrazione con Unipol.
L’effetto greco si è fatto sentire sulle principali banche italiane: Unicredit ha azzerato le perdite e sale del 2,7%, Intesa +1,8%. Restano negative le altre banche: Mediobanca +0,5%, restano negative Ubi -0,4% e MontePaschi -0,9%. In Piazza Affari salgono le utility, con Enel che sale dell’1,5%, Snam +1,1%, Terna +0,8%. Prosegue la debolezza del settore auto: Fiat scende dell’1,2%, Pirelli -0,8%, Fiat Industrial -0,6%. In Europa l’indice Stoxx del settore auto arretra dell’1,9%, Daimler -2,1%, Bmw -2,2%.
Forte ribasso di StM che perde il 2,7% dopo l’annuncio di una nuova drastica ristrutturazione da parte di Nokia, uno dei suoi principali clienti, che licenzierà 10mila dipendenti. Nokia cade in ribasso del 16%. Al contrario Rcs avanza dell’11,7% alla vigilia del cda di oggi che avrà all’ordine del giorno anche la vendita di Flammarion, al centro di una trattativa esclusiva con il gruppo francese Gallimard, per un prezzo “non al di sopra di 250 milioni di euro” recita una fonte parigina.
Fra le mid cap scende l’Espresso -6,3%. Il gruppo De Benedetti si consola con un forte rialzo di Cir +2,19% e , soprattutto, di Cofide +11,5% dovuto alla vendita da parte della controllata Sorgenia della licenza per il giacimento petrolifero Orlando nel mare del Nord a Iona Energy.