Il debito pesa sulle spalle di Telefónica. Il Gruppo spagnolo che controlla il 40% della holding Telco, a sua volta proprietaria del 41,30% di Telecom Italia, ha venduto un 4,56% della sua partecipazione in China Unicom per 10,96 miliardi di dollari di Hong Kong, pari a 1,128 miliardi di euro ai cambi attuali. L’operazione rientra nel quadro della strategia per ridurre l’indebitamento. La società presieduta da César Alierta ha assicurato che la cessione, soggetta a autorizzazioni e che si chiuderà entro il 31 luglio, permetterà a Telefonica di “aumentare la propria flessibilità finanziaria” e allo stesso tempo le consentirà di continuare ad essere un azionista significativo di China Unicom con una partecipazione del 5,01%.
“Questa operazione” si legge nel comunicato, “riflette la decisione del cda di Telefónica di gestire in maniera più efficente il proprio portafoglio di attivi e la volontà di Telefonica e China Unicom di continuare ad aessere pienamente impegnate nella propria alleanza strategica“.
Infatti Alierta continuerà a sedere nel Consiglio di amministrazione di China Unicom e il presidente di China Unicom, Chang Xiaobing, farà lo stesso nel Cda di Telefónica. Inoltre il gigante delle telecomunicazioni spagnolo si è impegnato a non cedere, direttamente o indirettamente, le azioni di China Unicom che possiede per un periodo di 12 mesi dalla data dell’accordo.
L’acquirente del 4,56% di Telefónica è China United Network Communications Group Company Limited (‘Unicom Parent’), alla quale saranno cedute 1.073.777.121 azioni.
Sul Gruppo spagnolo grava un debito di 57 miliardi di euro che la società sta cercando di ridurre attraverso una strategia di cessione di asset non strategici. Per questo Telefónica sarebbe pronta a cedere anche una quota del 2% in Portugal Telecom e si starebbe preparando per vendere il servizio di booking online Rumbo e la società di call center Atento. Da queste operazioni il Gruppo conta di ottenere 1,5 miliardi di euro di entrate.
